San Paride che uccide il dragone

dipinto, ante 1732 - ante 1732

San Paride, vestito con un saio bianco ed un piviale giallo ocra, foderato in azzurro, armato del segno della croce che un chierico tiene alle sue spalle, impone un bastone sulla testa del dragone; addormentatolo, ne estingue tutto l'ardore ed il veleno. A destra due uomini si inginocchiano al miracolo, a sinistra una donna resta in piedi; si tratta probabilmente di Tranquillina, figlia di Sempronio, deputata a portare al dragone il cibo quotidiano che appare in primo piano nel dipinto: due pezzi di pane, un piatto di minestra, un pollo. Accanto in terra è un panno rosso

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI De Mura Francesco (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Teano (CE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La fattura del dipinto deve ritenersi di poco precedente alla data del 31 maggio 1732, quando terminati i lavori di costruzione del cappellone, le relique di S. Paride, furono trasferite, dopo solenne processione dalla cripta nella loro attuale ubicazione. Il dipinto insieme con gli altri due presenti nella cappella, è stato attribuito da Francesco Pane e in seguito dalle guide locali ad un allievo di F.Solimena , Francesco de Mura, attivo nell aprima metà del sec. XVIII. Le caratteristiche formali del dipinto sembrerebbero in parte concordare con la cultura di de Mura, all'incirca nel 1730, rivolta alla ripresa di modelli solimeneschi, in particolare degli anni di Donnalbina, piegando le violenze luministiche del Solimena, ( apprese dal Preti ed esaltate in un contrasto spettacolare del chiaro-scuro),a nuove esigenze di chiarezza compositiva, compostezza formale e moderata comunicatività. Non ultimo il brano di natura morta rappresentato nel nostro quadro dalla brocca e dalle due pietre in primo piano può ricondursi ad un modello solimenesco come il "Sogno di Giuseppe" in Donnalbina, dove sotto la spinta pretiana, raffiora la volontà di indagare l'aspetto naturale delle cose. Non dimentichiamo che De Mura lavorò nel 1731 ai perduti affreschi per Montecassino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500157817
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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