Marina con pescatori e barche. Marina
dipinto
1855 - 1855
De Francesco Beniamino (attribuito)
1815 ca./1869
Paesaggio marino all'interno di una cornice rettangolare con motivi a palmette. Sulla sinistra, fascine addossate ad una roccia; in fondo case di pescatori con piccolo porto e delle barche. In primo piano due figure maschili. La realizzazione dell'opera è caratterizzata da un tratto rapido e sommario
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Campano
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ATTRIBUZIONI
De Francesco Beniamino (attribuito): pittore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Ambito Campano (1990, Gaeta L.; 2000 Grimaldi A.; 2005 Artpast)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Reggia di Caserta
- LOCALIZZAZIONE Questura di Caserta
- INDIRIZZO Piazza della Prefettura, 5, Caserta (CE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Piccola tela datata al 1855 e attribuita a Beniamino di Francesco (Barletta, 1815 ca.- Dinard,1869). L'artista, pugliese, si trasferì a Napoli, dove divenne allievo dell'Accademia di Belle Arti (1832) e partecipò alle esposizioni periodiche del 1833, 1835, 1837, organizzate nel Museo Borbonico. Trasferitosi a Firenze alla fine degli anni ’30, sis tabilì infine in Francia dal 1843, prima a Parigi, in seguito in Bretagna. La sua produzione, prevalentemente pittura di paesaggio (fu allievo a Napoli di Pitloo ma erede della pittura di tradizione hackertiana), si distinse per il caratteristico tocco "a macchia" che sarà successivamente adottato e sviluppato dalla Scuola di Posilippo. Durante il soggiorno francese si accostò alla Scuola di Barbizon e al realismo. Nel Paesaggio Marino, probabilmente realizzato durante gli anni parigini nei quali continuò a esporre sue opere alle mostre napoletane nel Museo Borbonico del 1845, 1851, 1855 e 1859, emergono le caratteristiche dello stile del Di Francesco intorno alla metà dell’Ottocento, un’eclettica combinazione di disegno e colore, tipica del vedutismo napoletano degli inizi del XIX sec. ma debitrice anche della tradizione pittorica del primo periodo romantico come del realismo francese, evidente in altre opere dello stesso periodo (Studio di paesaggio con contadina e polli, Roma, Camera dei deputati; Lavori campestri, 1855 Avellino, Museo dell'Irpinia). Il Di Francesco dipinse anche ambienti interni (Le catacombe di S. Gennaro, 1834), illustrò soggetti di argomento storico-letterario (La casa del Tasso a Sorrento, 1835) e realizzò composizioni di "paesaggio storico" durante il soggiorno fiorentino testimoniate dalle fonti. Dal 1843 partecipò a numerosi Salons parigini tra il 1843 e il 1870 e all'Esposizione universale di Parigi del 1855 con due Vedute della Bretagna. Sull'artista cfr. Civiltà dell'Ottocento. Le arti a Napoli dai Savoia ai Borbone, tomo I, Le Arti Figurative, ad vocem
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500088932
- NUMERO D'INVENTARIO 2042
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Reggia di Caserta
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0