Madonna Addolorata
statua,
1700-1799
Il manichino raffigura la Vergine Addolorata con il volto di dolore, la fronte corrugata, la bocca socchiusa, gli occhi rivolti verso l'alto. Le mani sono atteggiate a preghiera. E' rivestita di un abito nero di rasone abbellito da galloni e da pizzi alle maniche e al collo. Sul capo della statua è riposto un lungo velo della stessa stoffa, bordato da galloni
- OGGETTO statua
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MATERIA E TECNICA
stoppa
cotone/ merletto
LEGNO
VETRO
- AMBITO CULTURALE Bottega Campana
- LOCALIZZAZIONE Ospedali riuniti S. Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona
- INDIRIZZO Via Vernieri, Salerno (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il manichino è certamente settecentesco anche se ha subito qualche rimaneggiamento nel volto. L'espressione dei tratti del volto nella ricerca di un perfetto realismo e l'atteggiamento al tempo stesso lezioso delle mani, non lasciano dubbi sull datazione; l'abito, invece, è stato certamente rifatto, probabilmente agli inizi di questo secolo, com'è vsibile dalla fattura e dal modello. Rientra, comunque, nell'ambito dell'artigianato locale. La famiglia Pinto, antichissima casata salernitana, era accolta col suo antico patriziato nel seggio di Portanova, ritenuto il seggio dei dotti. Lo stemma dei Pinto (ora estinti), si fregiava di "tre bianche rose con un rosso castello in una fascia azzurra che andava trasversalmente in un campo lucente d'oro". Questa famiglia, pur avendo avuto origine in epoca lontana, dà notizie certe di sè dal secolo XIII con un Giudice di Principato, Landulfo Pinto. Nel XV secolo i into ottennero riguardi speciali dai regnanti, con concessioni di privilegi e diritti speciali. Re Federico d'Aragona nel 1498 volle premiare la fedeltà del Capitano Ludovico Pinto concedendogli il Casale di S. Martino nel Cilento. Appartennero all'illustre famiglia anche Fabrizio Pinto, letterato e storico, e Fortunato Pinto, Arcivescovo di Salerno dal 1805 al 1825. L'ultimo discendente, Gennaro Pinto, morì nl 1929 e lasciò l'enorme ricchezza patrimoniale agli Ospedal Riuniti e alla Provincia di Salerno. Infatti, il seicentesco Palazzo Pinto, in Via Mercanti, era adibito, fino a qualche anno fa, a Biblioteca Provinciale
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500060847
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0