centro storico, costiero, Salerno, Salernnum (denominazione storica, epoca romana) (II a.C)
L'abitato si distende lungo la costa bassa e sabbiosa, risalendo poi le pendici delle colline retrostanti fino al nucleo più antico, dominato dalle rovine del castello. Della città romana di Salernum, i cui decumanus maximus e cardo maximus sono ricalcati dalle vie Tasso e dei Canali, sussistono tracce nell'impianto. I resti della città romana giacciono sotto le abitazioni del centro storico, e alcune opere preziose sono conservate nel Museo archeologico; la città medievale è cresciuta sui resti dell’antica città romana, per cui è difficile oggi ricostruire i luoghi e gli spazi. Scavando nelle fondamenta delle abitazioni e degli spazi pubblici del centro storico ci sono ritrovamenti che testimoniano le vestigia dell’antica città. Tra Palazzo Fruscione e la Cappella Palatina ci sono, ben visibili, i resti di terme, e altri resti sono a Vicolo della Neve. Ci sono poi le tracce urbanistiche, il Foro che probabilmente gravava sull’attuale piazza Abate Conforti, e ancora si può riconoscere la forma della piazza romana. Piazza Flavio Gioia – la “Rotonda” – è stata attribuita al luogo del Teatro, e anche se oggi l’ipotesi è scartata dagli archeologi, la sua forma rotonda con vista sul mare, rende suggestiva la localizzazione. Il centro storico è costituito in gran parte dagli antichi edifici, rimaneggiati ed ampliati più volte nel corso dei secoli, della città longobarda e normanna con il suo dedalo di vicoli, le chiese ed i palazzi nobiliari. La parte alta del centro storico è caratterizzata dalla presenza di numerosi conventi, per lo più di epoca longobarda o medievale, rimaneggiati nel corso dei secoli, e da imponenti palazzi gentilizi. La maggior parte delle chiese di valore artistico-architettonico sono situate nel centro storico. Molte di esse hanno origine alto-medioevale e sono sorte come parte degli antichi monasteri a cui erano annesse. Lo stile predominante è il barocco che si è sovrapposto alle antiche architetture medioevali, comunque visibili e ben documentate in molti edifici. Fra i monumenti spiccano il castello longobardo, d'impianto bizantino; il duomo romanico dedicato a San Matteo; le chiese romaniche di San Benedetto e del Crocifisso; la chiesa di San Giorgio degli inizi del '700, comunemente definita "la più bella chiesa barocca" della città; la chiesa di San Pietro a Corte, con originale campanile del XII secolo; le chiese longobarde di Sant'Andrea de Lavina e di Santa Maria de Lama; la chiesa del Santissimo Crocifisso del XIII secolo, a impianto basilicale, e un tempo collegata al monastero di San Benedetto; le cinquecentesche chiese del Monte dei Morti e di San Filippo Neri; la chiesa dell'Annunziata, costruita nel 1627 a sostituzione di un precedente edificio di culto quattrocentesco andato distrutto per un terremoto. Tra i palazzi ricordiamo il Palazzo San Massimo del principe Guaiferio, palazzi gentilizi di origine normanna, come Palazzo Fruscione, o fortemente rimaneggiati o innalzati nel '500 e '600, come Palazzo Pinto
- OGGETTO centro storico costiero
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro della Campania situato sulla costa del golfo cui dà il nome, alla destra della foce del fiume Irno
- LOCALIZZAZIONE Salerno (SA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO via Roberto il Guiscardo, Salerno (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’area di Salerno è abitata da tempo antichissimo: luogo ideale, con il fiume e il mare vicino fin dal paleolitico ci sono insediamenti scoperti dagli archeologi. Nel Vi secolo a.C. gli Etruschi fondarono una città, probabilmente dal nome di Irna, i cui resti sono rinvenibili nel quartiere di Fratte. Tuttavia Salerno fu fondata dai Romani come colonia nel 197 a.C., in un’area strategica, a protezione della valle del Sele abitata dai Piceni, qui deportati per la loro alleanza con Pirro e poi con Annibale. Subì le invasioni barbariche e fu contesa durante la guerra greco-gotica (535-53). Conquistata dai Longobardi nel 646, fece parte del Ducato di Benevento, fiorendo sotto Arechi II. Divenuta capitale (839) di un esteso principato, riuscì ad aumentare man mano la propria importanza politica ed economica, dando vita ad un'illustre scuola medica, la più antica istituzione medievale per l'esercizio e l'insegnamento della medicina in Occidente. In seguito alla divisione del ducato longobardo, subì un lungo assedio saraceno (871-872), salvandosi grazie all'intervento dell'imperatore Ludovico II, che ne ebbe la tutela. Riottenuta l'autonomia nel sec. X, divenne lo stato più potente del Mezzogiorno, specialmente con Guaimario V (1027-52), che assoldò i primi mercenari normanni. Sotto di lui Salerno rivaleggiò con la stessa Roma per lo splendore della corte, per l'importanza dei contatti diplomatici e per la sua scuola medica, celebre in tutta Europa. Nel 1076, dopo una strenua difesa, venne conquistata dal normanno Roberto il Guiscardo, che ne riconobbe l'importanza e la elevò a capitale dei propri domini in Italia meridionale. La città continuò a prosperare anche dopo il trasferimento della capitale a Palermo a opera di Ruggero II, restando una delle principali città del regno normanno. Saccheggiata e distrutta dall'imperatore Enrico VI di Svevia (1194), si avviò al declino, interrotto soltanto per un breve periodo, sotto Manfredi, grazie all'opera di Giovanni da Procida. Con gli Angioini (1266) si aggravarono ulteriormente le condizioni della città, che divenne appannaggio degli eredi al trono. Passò con il Regno di Napoli sotto gli Aragonesi (1442) e conobbe in seguito il dominio dei Colonna, degli Orsini, dei Sanseverino e dei Grimaldi Nel 1799 aderì alla Repubblica Napoletana (1799) e in epoca risorgimentale partecipò ai moti rivoluzionari del Cilento (1828) e nel 1944 fu sede del Regio Governo dell'Italia occupata dagli alleati. La città fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1980
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916350
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0