studio di statue
disegno,
1683 - 1683
Van Wittel Gaspar (1653/ 1736)
1653/ 1736
Schizzi di cinque statue femminili erette e vestite in atteggiamenti diversi
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ penna/ inchiostro
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MISURE
Altezza: 225
Larghezza: 160
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ATTRIBUZIONI
Van Wittel Gaspar (1653/ 1736): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Reggia di Caserta
- LOCALIZZAZIONE Reggia di Caserta
- INDIRIZZO Piazza Carlo di Borbone, Caserta (CE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il recto è stato identificato da Vitzthum (1980) come un dettaglio degli affreschi eseguiti da Annibale Carracci nella Galleria Farnese a Roma,rappresentante Galatea tra due Nereidi, a cui va accostato il disegno con Figure di ignudi (inv.1824) tratto dal medesimo ciclo. Si tratta evidentemente di un esercizio accademico, eseguito velocemente dal vero e privo di riscontro nell'attività pittorica. La scelta del soggetto sembra giustificata da una possibile adesione del Vanvitelli alla corrente"classicista" che, nel 1678, conobbe un nuovo impulso con la pubblicazione delle vite dei pittori bolognesi di Cesare Malvasia, nella quale apparve la ristampa del commento introduttivo di Giovan Pietro Bellori alle incisioni del Cesio, tratte proprio dalla Galleria Farnese nel 1657. Le assunzioni programmatiche del Bellori, incentrate sull'esaltazione delle opere d'età romana e sulla produzione figurativa di Annibale e Raffaello, dovettero particolarmente affascinare il Vanvitelli, come mostra la serie di studi tratti dall'antico (es.inv.1622,1609,1838,1840 recto,1586 recto,1593 recto,1934) e dagli affreschi della Galleria Farnese e delle Stanza di Raffaello(inv.1851). Il disegno in esame, parte dei suoi taccuini di viaggio, testimonia dei variegati interessi del giovane artista da poco giunto a Roma, intento a completare il suo apprendistato olandese con lo studio di un "repertorio classico per definizione" e a cogliere la realtà complessiva dell'Urbe, fatta di "arte e natura" (Marinelli 1993). Le cinque statue riprodotte sul verso sono state identificate da Jennifer Montagu come facenti parte delle otto collocate sul cornicione di santa Maria dei Miracoli in piazza del Popolo e utilizzate in una serie di vedute della piazza romana eseguite tra il1680 e il 1728 (Briganti 1996, nn.1-15;cfr.anche p.76 di questo catalogo-Gaspare Vanvitelli e le origini del vedutismo). Non è uno studio accademico ma un esempio di documentazione dettagliata di elementi da inserire nelle vedute pittoriche, simile a quello che riproduce probabilmente alcune statue collocate sul cornicione della chiesa gemella di santa Maria di Montesanto (inv.1922).Allo stesso scopo furono realizzati anche gli studi di statue del ponte Sant'Angelo che compaiono nelle varie versioni pittoriche del Tevere a Castel sant'Angelo,datate dal 1683 al 1722(Briganti 1996, nn.126-136; cfr. anche p.129 di questo catalogo-Gaspare Vanvitelli e le origini del vedutismo). Dal disegno schizzato rapidamente che riproduce dieci angeli in pose differenti (inv.1924), l'artista passa a uno studio particolareggiato di alcune sculture tra le quali è possibile riconoscere, da sinistra, l'angelo con la colonna scolpito da Antonio Raggi (1669), quello con la corona copiato da Paolo Naldini da un originale del Bernini (1671) e, appena abbozzato, l'angelo che offre la spugna a Gesù del Giorgetti (inv.1599 recto). Simili nella realizzazione e nell'intento sono anche gli studi di statue di santi e di sante coloccate sul colonnato di Piazza san Pietro (inv.1918,1919), riutilizzati nelle diverse versioni pittoriche della piazza berniniana,eseguite tra il 1684 e il 1721 (Briganti 1996,nn.100-113, Gaspare Vanvitelli 2003,n.26)
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500052392B
- NUMERO D'INVENTARIO 1649
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Reggia di Caserta
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2004
2005
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0