veduta di Genazzano

disegno, 1710 - 1715

Calligrafica veduta di Genazzano verso est con il monte Scalambra sul fondo: dal complesso architettonico del Palazzo Colonna si passa ad una chiesa vista dall'abside e con campanile, ad un grosso gruppo di case e alla fiancata di altra chiesa con alto campanile

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta quadrettata/ matita/ inchiostro
  • MISURE Altezza: 284
    Larghezza: 427
  • ATTRIBUZIONI Van Wittel Gaspar (1653/ 1736)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Reggia di Caserta
  • LOCALIZZAZIONE Reggia di Caserta
  • INDIRIZZO Piazza Carlo di Borbone, Caserta (CE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno è da considerarsi studio preparatorio per la parte centrale del dipinto con Veduta di Genazzano con Palazzo Colonna, ancora oggi nelle collezioni dei principi Colonna a Roma e già indicato nell'inventario di famiglia del 1714. Filippo II Colonna commissionò al Van Wittel una serie di vedute dei possedimenti di famiglia e in quell'occasione l'artista olandese ebbe modo di confrontarsi, ancora una volta,con paesaggi mai ritratti prima in pittura. Questa veduta è presa guardando verso est dalla collina di fronte alla città, con il monte Scalambra in secondo piano. Nello sfondo, sulle colline che rallentano la fuga all'orizzonte, Gaspar ha indicato i nomi delle località Sarrone e Piglio, che si avvistano in direzione dei piani di Arcinazzo. Si riconosce sulla sinistra il Palazzo Colonna, con le torri angolari e i contrafforti sulle pareti a est e a ovest, il ponte a cinque campate che univa il palazzo dell'acquedotto, visibile nella versione dipinta, e ancora, a destra del palazzo, il profilo dell'abside della chiesa di San Nicola e il fianco della chiesa di San Paolo. Il Van Wittel disegna il paese con un'attenzione scrupolosa ai particolari, guidato da una trasparenza della rappresentazione che conduce ad esiti di "nitida delineazione del panorama", come osserva Benzi nel saggio introduttivo del presente catalogo. La minuziosa esecuzione a penna ricalca una prima traccia a matita, e il tratteggio preciso delle architetture diviene più sciolto e sommario nella raffigurazione della vegetazione. La quadrettatura eseguita a inchiostro e l'indicazione di alcuni colori confermano che il disegno era pronto per essere trasferito su supporto pittorico. E'questo un esempio in cui il pittore ha sicuramente adoperato la camera oscura, che come spiega Benzi ebbe modo di conoscere già in Olanda e che costituì il suo carattere peculiare: mettere "sullo stesso piano di evidenza la costruzione minore e il monumento più complesso", preludendo alla"visione scientifica e razionale dell'Illuminismo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500052330
  • NUMERO D'INVENTARIO 1618
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Reggia di Caserta
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2004
    2005
  • ISCRIZIONI in alto a destra e al centro - (A PENNA SULLE COLLINE) SARRONE, PIGLIO. VI SONO ALCUNE INDICAZIONI DI COLORI SOPRA LE CASE SULLA DESTRA E IN ALTO AL CENTRO - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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