portone - a due battenti - bottega campana (sec. XVI)

portone a due battenti, 1592 - 1592

Il portone, a due battenti, è divisa in ventotto riquadri di diverse dimensioni, ornati da motivi a grottesche e contornati da cornicette ad ovuli e a dentelli. Nei quattro riquadri superiori sono raffigurati (da sinistra a destra e dall'alto verso il basso): Cristo risorto, S. Giovanni Battista, S. Pietro, S. Paolo. I due riquadri inferiori recano il calice e l'ostia, simboli del SS. Sacramento cui è consacrata la Chiesa, entro un cartiglio sormontato da una testina alata di putto

  • OGGETTO portone a due battenti
  • MATERIA E TECNICA legno/ scultura/ intaglio/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Campana
  • LOCALIZZAZIONE Moschiano (AV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Moschiano riporta per quest'opera la data 1592, inscritta sul portone stesso ed ora, in seguito alle ridipinture, scarsamente leggibile. L'opera, di stile tardo-manierisitco, rivela forti legami, specie nella decorazione, con la porta della collegiata di S. Maria del Piano a Montella (AV), del 1583, il cui autore mostra di essere a conoscenza di un'importante episodio di scultura lignea napoletana, il coro della chiesa dei SS. Severino e Sossio; nell'opera di Moschiano i mascheroni e le teste di putto dei riquadri minori sono citazioni di quelli della porta di Montella, in una versione che oltre ad essere semplificata, rivela anche una fattura più rozza, come appare evidente nelle figure dei Santi e del Cristo. Queste ultime risaltano su di un fondo privo di decorazione, a differenza di quello di Montella, delle quali non hanno certo l'eleganza, pur serbando una movenza che è di sicuro tardo cinquecentesca. Alcuni impacciati tentativi di resa prospettica (la croce del Cristo, la base sulla quale poggia il Battista), e assai più l'identica suddivisione degli scomparti e il ritmo della decorazione, rimandano ad un'altra nota opera di scultura lignea in Irpina, la porta della collegiata di S. Michele a Solofra (AV), eseguita probabilmente intorno al 1600 da un artista "certamente di educazione napoletana" e che rivela una "indubbia sapienza prospettica". Tale datazione, più tarda rispetto a quella di Moschiano, e il fatto che gli artisti che eseguirono le porte di Montella e di Solofra sono o napoletani o per lo meno a corrente delle vicende artistiche di Roma, inducono a supporre, più che influenze reciproche, un'unica matrice comune anche all'opera in esame, sopratutto se si considera che Moschiano, trovandosi nel nolano, risente delle influenze napoletane molto più che di quelle irpine
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500047416
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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