La Vergine, dolce e solenne, dal manto verde-azzurrino su veste rosacea, poggia su una nuvoletta che divide il dipinto in due parti. Nella parte superiore c'è la Vergine che si staglia su un cielo dorato, circondata da una serie di cherubini disposti a mandorla e da una schiera di angeli e di puttini in preghiera. Gli angeli del pimo piano sono in ginocchio; quelli del secondo piano in piedi; quelli del terzo a mezzo busto. In alto al centro, un puttino in un audace scorcio, sospende una corona gemmata sul capo di Maria. Nella parte inferiore ci sono una scena di paesaggio silvano (a destra) ed il ritratto del committente. L'austero signore, in abiti del tardo cinquecento (mantello, gorgiera a foglia di lattuga; baffi, pizzetto, capelli corti), non può essere che il committente, cioè il nobile Giovanni Sabato di Molodedo che fece costruire, a sue spese, nel 1591, il tempio dedicato alla Vegine Maria. Nel paesaggio si notano due figure di francescani pellegrini