Resurrezione. Cristo risorto Benedicente, soldati e Pie donne
dipinto,
1591 - 1591
Cardi Ludovico Detto Il Cigoli (1559/ 1613)
1559/ 1613
tavola con cornice
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
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ATTRIBUZIONI
Cardi Ludovico Detto Il Cigoli (1559/ 1613): pittore
- LOCALIZZAZIONE Museo nazionale d'arte medievale e moderna
- INDIRIZZO via San Lorentino 8, Arezzo (AR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Cardi e Baldinucci citano una Resurrezione per Palazzo Pitti che l'Angelucci (1819) identifica con questa tavola, la cui provenienza, secondo fonti aretine e secondo quanto affermano Del Vita e Salmi, era il convento benedettino della Ginestra presso Montevarchi soppresso nel 1778. Le suore furono unite alle benedettine di Santo Spirito di Arezzo, dove nel 1919 si trovava il dipinto, che successivamente passò alla Pinacoteca comunale. Anche Bucci, al contrario di Battelli, ha identificato la tavola con la Resurrezione dipinta da Cigoli per Palazzo Pitti su ordine di Ferdinando I notandovi alcune similitudini con il quadro di analogo soggetto eseguito da Santi di Tito in Santa Croce. La scoperta a Palazzo Pitti di una tela di Cigoli raffigurante una Resurrezione, pubblicata da Chappel, rivela che quest'ultima, databile intorno al 1590, è il dipinto citato da Baldinucci e da Cardi. La descrizione di Baldinucci non corrispondeva peraltro al dipinto aretino. L'esempio fiorentino è dunque la Resurrezione dipinta da Cigoli per la Cappella dei Forestieri in Palazzo Pitti. Chappel tuttavia concorda con Bucci nell'affermare che il dipinto aretino, come quello fiorentino, è fortemente influenzato dalla Resurrezione di Santi di Tito, la bottega del quale fu frequentata da Cigoli dopo avere lasciato quella di Allori intorno al 1584. Da un confronto con un disegno dell'altare destinato a ospitare il dipinto (Louvre n. 928) si deduce che le dimensioni originali della pala sono state ridotte nel tempo (Matteoli 1980). I disegni n. 1999S, n. 9399F, n. 8914F e il n. 764F attribuito da Spalding al Cigoli e da sempre noto come opera di Santi di Tito, conservati presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, sono da mettere in relazione con la tavola. La Lecchini suggerisce che quest'ultimo disegno sia stato eseguito in una fase giovanile, quando Cigoli, come tanti altri artisti, dimostrava l'influenza procurata dalla Resurrezione di Santi di Tito di Santa Croce
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900260660
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2012
2016
- ISCRIZIONI in basso a destra, cinghia a tracolla del soldato - LODOVICUS CARDUS • F • 1591 - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0