paesaggio con architetture e figure
vaso,
post 1800 - ante 1849
Vaso ad anfora con piede circolare su base quadrata, anse modellate a forma di cigno e collo con bordo estroflesso
- OGGETTO vaso
- AMBITO CULTURALE Produzione Napoletana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giuseppe Ottavio Eliseo
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Mazzarotta
- INDIRIZZO Via Anselmo Chiarizia, 12, Campobasso (CB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Sebbene l'opera sia priva di un marchio di riconoscimento, un tale profilo formale e stilistico, con forme che si allungano per riprendere la linea del "vase oeuf" di Sèvres e della manifattura parigina stile impero, lo troviamo riutilizzato con assoluta fedeltà in ambito partenopeo, in un lasso di tempo che va dal decennio della dominazione muratiana (1806) fin quasi alla metà del XIX secolo. Il motivo iconografico dipinto sulla fronte anteriore del vaso, rappresentante delle figure del paese di Cappadocia nell’aquilano, è stato ripreso da un incisione del Milanesi-Aloja, seppur non in modo del tutto fedele, visto che il decoratore di questo vaso pur ricalcando fin nel particolare l'impianto della composizione, vi aggiunge una terza figura, quella femminile in piedi sulla destra. L’opera appartiene alla collezione di Giuseppe Ottavio Eliseo, acquisita dall'Amministrazione Provinciale di Campobasso nel 1996 grazie alla passione e alla lungimiranza di Michele Praitano che ne ha evitato la dispersione. L'acquisto ha interessato un complesso di quasi 400 opere che si caratterizzano per la diversità tipologica degli oggetti: dai dipinti alle sculture, dalle ceramiche agli argenti, dai mobili a una numerosa varietà di altri manufatti. Giuseppe Eliseo, funzionario della Banca d'Italia a Campobasso, fu anche pittore e soprattutto appassionato collezionista d'arte. Nella sua ricerca del “bello” ebbe come riferimento l'altra importante raccolta costituita dall'architetto Giuseppe Barone, donata nel 1896 al comune di Baranello e divenuta così museo civico di quel centro molisano. Lo stesso Eliseo aveva percepito l'utilità della destinazione pubblica delle cose belle o comunque collegate alla storia e alla memoria della sua terra. Infatti nel corso della sua vita donò un rilevante nucleo di opere grafiche alla Biblioteca Provinciale “P. Albino”, la cui porzione più nota è certamente costituita dal gruppo di disegni autografi di Paolo Saverio di Zinno, preparatori per molte tra le sculture che l'artista campobassano realizzò nel corso della sua carriera artistica. La raccolta ben riflette la curiosità del suo proprietario, il suo gusto eclettico che lo portarono ad accostare volutamente negli spazi della sua casa dipinti antichi, argenterie, maioliche, tessuti, mobili e sculture e a trasformare il corridoio della sua abitazione al centro di Campobasso in una vera e propria “galleria” d'arte, dedicata alla amata pittura italiana dell'Otto e del primo Novecento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400022033
- NUMERO D'INVENTARIO 101-II
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 1998
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2016
-
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda di catalogo (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0