altare maggiore - bottega napoletana, bottega di Pescopennattaro (metà, metà sec. XVIII, sec. XVIII)

altare maggiore,

Il piano della mensa dell'altare maggiore poggia su un blocco comprendente il paliotto. I due fianchi del blocco, evidenziati da grandi volute, arretrano diagonalmente fino a collegarsi alle due serie di tre pilastri scalati verso il fondo. I gradi d'altare sono divisi in tre piani formati da una serie di rettangoli dal lato verticale più corto, da una serie di cespi d'acanto racchiudenti rettangoli analoghi ai sottostanti e da una serie di rettangoli di maggiori dimensioni. Le componenti di ciascuna delle tre serie sono ora rientranti. I gradi sono centrati da un tabernacolo a forma di tempietto, dagli spigoli smussati ed evidenziati da volute, ornato da angeli e cherubini. Il paliotto è centrato da un rilievo sagomato a urna. Alle due estremità dei gradi sono due aperture proseguenti fino in basso, ai lati del blocco con paliotto. Tali aperture sono ora chiuse da struttura in legno dipinto e in muratura stuccata e dipinta

  • OGGETTO altare maggiore
  • MATERIA E TECNICA marmo/ intaglio/ intarsio
    legno/ scultura/ pittura
    muratura/ stuccatura/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Napoletana Bottega Di Pescopennattaro
  • LOCALIZZAZIONE Agnone (IS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tipologia dell'altare mostra strette vicinanze con i modelli napoletani settecenteschi a tarsie marmoree policrome e a marmi bianchi intagliati. Essi sono largamente attestati nella regione, così come in molte zone dell'Italia meridionale, in particolare in Puglia (si vedano, ad esempio, gli altari napoletani settecenteschi, vicinissimi a quello in esame, "di S. Giuseppe" nella cattedrale di Foggia, quello della cattedrale di Ascoli Satriano, l'altare maggiore della chiesa di S. Chiara a Bari, eseguito da Carlo Tucci su disegno di Domenico Antonio Vaccaro, e l'altare maggiore della chiesa di S. Domenico a Martano (cfr. M. PASCULLI FERRARA, "Arte napoletana in Puglia dal XVI al XVIII secolo", Fasano di Puglia 1983, tav. III, pp. 45, 95, 248). La struttura che chiude le aperture laterali, è un'aggiunta posteriore, forse da ricondurre ai maestri stuccatori di Pescopennataro, autori di numerosi analoghi rifacimenti, nelle chiese di Agnone e dintorni, tra la fine del secolo scorso e gli inizi del nostro. Le aggiunte laterali sono di fine XIX/ inizi XX secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400016001
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE L. 160/1988
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2001
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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