Altare dell'Annunciazione. Annunciazione

altare a edicola

Lungo la parete destra si conserva l'altare dell'Annunciazione sovrastato da un'edicola costituita da un arco a sesto acuto campito, lungo la fronte, da motivi vegetali dipinti, mentre il sottarco, che riporta al centro la data 1495, presenta due figure di Santi, uno per lato. La parete di fondo risulta decorata, ma la pellicola pittorica è alquanto lacunosa. Si percepisce, comunque, il volto della Vergine, posta al di sotto di un velario, e quella di un santo, inserito sulla destra. Al di sopra dell'arco è presente un grande riquadro pittorico rappresentante l'Annunciazione: sulla destra l'angelo irrompe nella scena distogliendo improvvisamente la Vergine dalle sue preghiere. L'arco, in pietra calcarea, poggia su mensole scolpite con motivi fitomorfi. La tipologia di altare ad edicola, sormontato da un arco a sesto acuto di reminiscenza gotica, risulta assai diffuso in ambito aquilano tra la fine del XV e i primi decenni del XVI secolo, come dimostrano diversi esemplari ancora oggi conservati in importanti edifici religiosi tanto del capoluogo (chiese di San Pietro di Coppito, San Silvestro, Santa Maria del Soccorso) che del contado (Santa Maria ad Cryptas a Fossa), motivo che induce a ritenere probabile che l'esecuzione della partitura decorativa sia stata affidata a un'operosa bottega pittorica attiva a L'Aquila a cavallo tra i secoli XV e XVI

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