Monumento ai caduti. Allegoria della Vittoria come donna vestita all'antica su quadriga

monumento ai caduti ad ara, 1932 - 1932

Il monumento è composto da un podio a quattro gradini, di cui quello superiore spezzato in corrispondenza di un massiccio elemento quadrangolare, sul quale sono stati incisi i nomi dei caduti durante la Prima guerra mondiale. L’opera, realizzata in travertino, si caratterizza per due decorazioni bronzee: due medaglioni recanti le date del conflitto, applicati su due cippi poligonali, e un pannello posto nella parte superiore del blocco centrale. Nel pannello è raffigurata un’allegoria della Vittoria: una donna vestita all’antica è collocata su una biga, mentre con la mano destra sembra incitare i quattro cavalli che la trainano e con l’altra trattiene una Nike alata. Lateralmente è stata aggiunta una lapide con i nomi dei caduti tra il 1940 e il 1945, come indica un terzo medaglione bronzeo. Sul retro del blocco centrale è poi inciso l’anno di posa del monumento

  • OGGETTO monumento ai caduti ad ara
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
    Travertino
  • ATTRIBUZIONI Tamagnini Torquato (1886/1965)
  • LOCALIZZAZIONE Parco IV novembre
  • INDIRIZZO Via Roma, 121, Silvi (TE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è collocata nel parco della Rimembranza di Silvi, nei pressi della stazione ferroviaria. Il medesimo modello di monumento, così come i singoli elementi decorativi che lo compongono, sono stati riproposti dallo scultore Torquato Tamagnini in diverse località italiane. Lo attestano le schede di catalogo realizzate in alcune regioni italiane: il Molise (Casalciprano e Forlì del Sannio), la Calabria (Squillace) e la Puglia (Alberona). Attraverso alcune immagini dell’epoca, compresa quella pubblicata sul periodico «Il Solco» in occasione dell’inaugurazione del monumento, si apprende che la versione originale dell’opera presentava un ulteriore elemento. Si tratta di un’allegoria della gloria di discrete dimensioni, reggente probabilmente una fiaccola, collocata un tempo davanti all’elenco dei caduti. Infatti, il cippo marmoreo di destra è di larghezza leggermente inferiore rispetto a quello di sinistra, poiché era affiancato originariamente dalla già citata statua. Al momento non si conoscono le motivazioni dell’asportazione dell’opera, forse legata alla campagna di requisizione del bronzo che comportò lo smantellamento di numerosi monumenti ai caduti italiani. Per le fonti: “Una rassegna imponente di forze fasciste e combattentistiche a Silvi per l’inaugurazione del monumento ai caduti” in «Il Solco», XIII, n°37 11 settembre 1932, pp. 1 – 2; Anna Fini, “La colonna spoglia di San Giorgio di Piano” in «Il Sangiorgese», XXXX, n°4 novembre 2008, p. 7
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300289586
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2019
  • ISCRIZIONI fronte/ pannello in bronzo/ cornice inferiore/ destra - T. TAMAGNINI - a incisione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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