Parco della Rimembranza di Silvi

Comune Di Silvi, post 1950/00/00 - ante 1970/00/00

Il Parco della Rimembranza di Silvi, che solo in parte ha conservato il proprio toponimo, si trova nei pressi della stazione ferroviaria della Marina, la parte del paese a ridosso del mare, distinta da quella posta in collina, denominata Silvi Paese. L’area, situata nella trafficata via Roma, è delimitata da siepi di lauroceraso e rose nonché da muretti, e si caratterizza per la presenza di un vero a proprio accesso, scandito da due pilastrini in cemento intonacato, sormontati da altrettante aquile. In corrispondenza dell’accesso, è possibile notare anche una targa, che recita “Città di Silvi Parco IV Novembre”, e una catena sorretta da due sostegni in metallo. Due file di punte di bombe introducono prospetticamente al monumento ai caduti, in marmo e bronzo, ai cui lati spiccano due pini slanciati. Gli altri elementi che richiamano lo scopo commemorativo del Parco sono l’asta con il tricolore e l’obice, posto a destra del monumento. D’altra parte, l’area è poi stata arricchita da arredi urbani, aiuole e piante, come le magnolie o le palme, che la qualificano più come un giardino pubblico. I trentatré tigli presenti, ascrivibili al nucleo originario, si dispongono in un unico filare che corre lungo il lato lungo posteriore del Parco, per un totale di nove esemplari, e in due coppie di filari collocati a destra e sinistra del monumento, composti da sei alberi ciascuno. Il monumento riporta, almeno per quanto riguarda la parte più antica, cinquanta/cinquantuno nominativi ai quali poi ne sono stati aggiunti altri, probabilmente in occasione della posa della lapide con i caduti della Seconda Guerra mondiale: il lettering, infatti, è lo stesso. Dal sopralluogo è certamente emersa la mancanza di alcuni alberi ed è chiara l’alterazione che il luogo ha conosciuto negli anni, subendo diversi interventi e modificazioni. In un articolo, pubblicato nel foglio d’ordini della Federazione dei Fasci di Teramo, «Il Solco», in occasione dell’inaugurazione del suddetto monumento, il Parco non è mai menzionato mentre pare che vi fosse stata un’accesa polemica locale su dove collocare il ricordo dei caduti, se in collina o presso il mare. Alla fine, si scelse di collocare il monumento a Silvi Marina e una lapide a Silvi Paese, ancora oggi visibile presso la chiesa di San Salvatore: anche la lapide è opera, come il monumento, dello scultore romano Torquato Tamagnini e riporta i nominativi di sessanta caduti. Probabilmente, anche se la cosa non ha trovato finora riscontro, il Parco già esistente offriva il giusto spazio, simbolico e fisico, per la collocazione del monumento stesso. Inoltre, la velata rivalità tra le due località spiegherebbe perché il numero degli alberi non arrivi assolutamente a includere anche i combattenti deceduti di Silvi paese, limitandosi a contenere quelli ritenuti “propri” del borgo sul mare

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