Pentecoste. Pentecoste

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PERSONAGGI: Madonna, Pietro, Giovanni, Giacomo, Andrea, Filippo, Tommaso, Bartolomeo, Matteo, Giacomo di Alfeo, Simone lo Zelota, Giuda di Giacomo; ATTRIBUTI: (Madonna) libro; (Marco) libro, (Luca) libro, (Apostoli) rotolo ; OGGETTI: tavolo, libri (4), planisfero con croce; SIMBOLI: colomba; ling ue di fuoco; ARCHITETTURE: sala con porta e finestre

  • OGGETTO icona
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Karusos Eustathios (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Rosciano (PE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il soggetto rappresentato è specificato al di sopra dei muri dalla scritta : H PEN/THKOSTEI (sic) = He Pentekostei = La Pentecoste. La parte superior e dell'immagine in uno squarcio di nuvole compare lo Spirito in forma di c olomba con le ali spiegate e l'aureola triangolare. Al di sotto vi sono ci nque fiammelle analoghe a quelle posate sulle teste degli Apostoli. Una di queste, la più bassa, è leggermente più grande delle altre, forse, perché cade sulla traiettoria della Vergine. La tipologia iconografica varia dalla consueta: le pareti, la porta, le fi nestre ed il pavimento a scacchiera (di moda nel '700) sottolineano che c i si trova all'interno di una casa (la camera alta di Sion). La variante, tuttavia, di gran lunga più significativa è la presenza della Madre di Dio al centro del consesso degli Apostoli. Motivo su cui hanno discusso a lun go teologi e storici dell'arte(LEXIKON CHRSTLICHEN, 1970; ROUSSEAU, 1990; in particolare si v. lo studio che riprende tutte le discussioni OUSPENSKY , 1960; cfr. PASSARELLI, 1998) . Si nota da una parte la ricerca di un'aderenza al racconto degli Atti degl i Apostoli sulla presenza della Vergine, dall'altra gli Apostoli rappresen tati non sono quelli nominati negli Atti, data la presenza di Paolo e di d ue evangelisti (Marco e Luca) - gli evangelisti hanno il libro tra le mani -. Si dice, infatti, negli Atti degli Apostoli: "Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C'erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giaco mo di Alfeo e Simone lo Zelota e Giuda di Giacomo. Tutti questi erano assi dui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la m adre di Gesù, e i fratelli di lui" (At, 1, 13-4) . La Madre di Dio nell'ic onografia di questa festa compare per la prima volta nell'Evangeliario sir iaco di Rabula del 587 per poi essere riproposta solo dalla fine del XVI secolo in poi (OUSPENSKY, 1960, con bibl. prec.) . La sua presenza è stata spiegata in vario modo, che potremmo sintetizzare in espressioni come: fe deltà alla narrazione degli Atti degli Apostoli o che, svolgendosi l'even to a Sion dove era la dimora della Vergine, la si è voluta comprendere nel novero degli Apostoli. Mentre le ragioni addotte sulla sua assenza per t anti secoli la si è interpretata come una conseguenza del fatto che, essen do concepita senza peccato ed avendo concepito di Spirito Santo, la sua pe rsona era stata già trasformata dallo Spirito o ancora perché non vi è nel la liturgia alcun testo che indichi chiaramente e nettamente la sua presen za o il ruolo che avrebbe avuto in rapporto diretto con la discesa dello S pirito Santo alla Pentecoste. O ancora come conseguenza della trasformazio ne del significato dell'icona della Pentecoste da storica a simbolica, co nsiderando la "reintroduzione" della Vergine in occidente e poi in alcuni filoni iconografici bizantini quale frutto dell'influsso dello sviluppo d el culto mariano avuto con Bernardo di Chiaravalle (OUSPENSKY, 1960; nell' iconografia occidentale della festa si comincia a registrare una presenza costante della Vergine solo dalla fine del XIII secolo, cfr. LEXIKON CHRST LICHEN, 1970; ROUSSEAU, 1990; KROUG, 1979). . Elemento significativo è il fatto che su di lei non compare la fiammella. Ha invece un libro aperto su lle ginocchia dove si legge: MEGALINEI / H YUCEI MOU / T(4n) KURION / K(aJ ) UGALLIA/ SETOPN/EUMAMOU (sic) = Megalinei e psychei ton kyrion kai ygall iase to pneuma mou = L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito gio isce (Lc 1, 46-47). Sono presenti molti errori dovuti al fatto che l'icono grafo scrive quanto ricorda a memoria e cade anche negli errori comuni di isofonia. Al centro del consesso vi è un tavolo ricoperto da una tovaglia, di una stoffa fiorata, su cui sono posati un planisfero sormontato da una croce che traduce graficamente il comando: "Andate in tutto il mondo e pre dicate il vangelo ad ogni creatura" (Mc 16, 15.) ; tre libri chiusi ed uno aperto sulla pericope: K(aJ) KIRHC/QEISETAI / TO EUAN/GAELION / MOU / EN MPA/SEI TIC/TISEI K(aJ) / LALLEISH matqe (sic) = kai kirechtheisetai to eu anghelion mou en pasei ti chtisei kai lalleise Matthe(on) = E questo mio e vangelo sarà predicato in tutto il creato e annunciato, Matteo (cfr. Mt 2 4, 14). La pericope è riportata a memoria e presenta numerosi errori legat i alla pronuncia. Nel quarto inferiore un cartiglio a forma di vessillo a coda di rondine riporta la committenza: DEISEIS TOU DOULOU TOU QEOU / KOST ANTINOU TOU BLASEI (sic) = Deiseis tou doulou tou Theou Kostantinou tou Bl asei = A devozione del servo di Dio Costantino Blasi. E nell'angolo inferi ore destro, poco sopra la cornice: ETo~ Kou AYXZ = Etos Kyriou 1767 = anno del Signore 1767. Don Costantino Blasi era tenente colonnello e Capitano del Regimento Real Macedone dei Granatieri costituito a Napoli da Carlo VI I di Borbone (1734-1759). (segue in AN)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300094504
  • NUMERO D'INVENTARIO 4
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ISCRIZIONI in alto, sopra il muro - He Pentekostei - Matteo (Vangelo, 24,14) - lettere capitali - a pennello - greco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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