Madonna con Bambino

scultura, 1190 - 1199

Su un basamento quadrangolare a doppio gradino la Madonna, mutila della mano destra, è raffigurata in posizione frontale seduta su uno scanno. Trattiene in grembo il Bambino con la mano sinistra. Ha i capelli con scriminatura centrale raccolti sulla nuca. Indossa un abito a bande verdi chiare e scure, decorato da fasce nere con motivi geometrici ovali rossi e azzurri alternati a perline rosse e ocra disposte a quadrati.Sotto questo abito si intravede una sottoveste bianca plissettata chiusa da un colletto. Il Bambino ha il braccio destro sollevato in atto benedicente e con la mano sinistra regge il globo, simbolo della sovranità imperiale. Indossa un abito color porpora decorato a strisce color ocra con perline rosse e ocra che, fermato in vita da un'alta fascia e annodato tra le gambe, lascia scoperta la tunica bianca con l'orlo decorato da una greca rossa

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA legno di ciliegio/ pittura
  • MISURE Profondità: 60 cm
    Altezza: 135 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Abruzzese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale d'Abruzzo
  • LOCALIZZAZIONE Forte Spagnolo
  • INDIRIZZO via Castello, L'Aquila (AQ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel corso dei secoli, l'opera è stata più volte manipolata e anche oggetto di un furto il 17 giugno 1978, fortunatamente sventato, a seguito del quale ha trovato una più sicura collocazione nel Museo Nazionale d'Abruzzo a L'Aquila. Una foto del 1926 ne documenta una completa ridipintura secondo un gusto popolare contemporaneo. Il restauro del 1992, che ha fatto seguito ad un precedente intervento del 1935, ha previsto la rimozione delle ridipinture non coeve senza procedere ad alcun tipo di reintegrazione. L'ultimo eccellente restauro eseguito da E. Sonnino e promosso dalla Soprintendenza, mette in luce la sapiente stesura pittorica eccezionalmente ben conservata sopra ad un intaglio piuttosto complesso che fa ricorso a pieghettature fitte e parallele, tipiche della tradizione scultorea altomedievale. Il foro sulla testa della Vergine e altri fori sulle dita della sua mano sinistra, sono la testimonianza della presenza rispettivamente di una corona e di gioielli, attestando l'originario attributo di Regina di questa Madonna. Interessante è l'abitacolo scavato nel legno e scoperto nel rovescio della scultura, che ha fatto ipotizzare una originaria funzione di reliquiario.Secondo L. Arbace(2010)l'opera è molto antica e riconducibile al momento di massimo splendore dell'abbazia benedettina di Monteplanizio, probabilmente realizzata in epoca antecedente agli anni in cui questo monastero venne razziato da Federico Barbarossa al tempo della diaspora con il papa Gregorio IX. Il legame con l'ambiente cassinese affiora da un dettaglio finora sfuggito: ritroviamo i medesimi decori della veste della Madonna, e in particolare il fregio in oro su fondo nero, sull'abito del San Cristoforo affrescato sulla controfacciata dell'oratorio di San Pellegrino a Bominaco, che tra tutti i brani pittorici potrebbe essere il più antico, addirittura precedente quel 1263, anno della conclusione dei lavori di rinnovamento promossi dall'abate Teodino. I legami con la cultura del territorio lasciano ipotizzare la paternità dell'opera ad un intagliatore locale. Ai fini della datazione, il precedente più prossimo, tra le rarissime sculture lignee arcaiche provenienti dai grandi monumenti dell'Appennino, è la più celebre e aulica "Madonna con Bambino" datata 1199 e firmata dal cosiddetto Prete Martino, scoperta da William Bode nel chiostro dei Camaldolesi di Borgo San Sepolcro e subito acquisita dal Museo di Berlino. Il possesso di icone di questo tipo, da parte di potenti ordini religiosi o di diocesi costituitisi dopo l'anno Mille, ha avuto nel corso del Medioevo, una rilevanza significativa, poiché quei santuari diventavano presto tappa di pellegrini
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300036939
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2013
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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