antifonario - produzione abruzzese (sec. XIV)

antifonario, post 1300 - ante 1399

Il codice consta di cc. 211. La numerazione a numeri arabi a penna in alto a sinistra non è l'originaria. La scrittura è una gotica corale su un'unica colonna di 9 righe di scrittura e di 9 tetragrammi a righe rosse e note quadrate nere; specchio di scrittura di 430X270 mm. La legatura è antica in assi di legno rivestite di cuoio con resti di borchie. E' stata restaurata come attesta la targhetta sulla controcoperta, nella legatoria E. Giannini, V. Pignatelli 16, Napoli. La decorazione consta di piccole iniziali blu e rosse alternate e di 11 lettere ornate (c. 34R; c. 39R; c. 38V; c. 54R; c. 61R; c. 68R; c. 71V; c. 85R; c184R; c. 185V; c. 189V). Le quattro iniziali (forse miniate?) delle cc. 31R, 33R, 55R, 99R sono state ritagliate cosicchè il manoscritto si presenta oggi gravemente mutilato

  • OGGETTO antifonario
  • MATERIA E TECNICA pergamena/ pittura a tempera/ inchiostro/ doratura
  • MISURE Altezza: 580 mm
    Lunghezza: 390 mm
  • AMBITO CULTURALE Produzione Abruzzese
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca C. De Meis
  • INDIRIZZO Biblioteca C. De Meis, 66100, Chieti (CH), Chieti (CH)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I corali (cod 1 e 2 antifonari; cod 3 graduali) sono sempre stati citati dalla pochissima bibliografia in proposito insieme, ed è assai difficile, per la scarsezza e la confusione delle informazione, distinguere l'uno dall'altro. Le prime notizie sui codici, allora nel Municipio di alanno, sono quelle fornite dal di Nino che, nonostante le numerose imprecisioni, lamentava già allora la mancanza di numerose iniziali. Il De Nino li vide in seguito alla Scuola Agraria di Alanno dove erano giunti il 26 dicembre 1896 e li ha ttribuiti alla fine del sec. XV. Nel 1933 la Salvoni Savorini non si è soffermata a lungo sui manoscritti che ha ritenuto provenienti da S. Clemente a Casauria, ha giudicato inoltre i mnaoscritti di scarso valore artistico, opera di un miniatore molto vicino a Maestro Guglielmo. Il Chiappini testimonia che i manoscritti erano giunti alla Biblioteca Provinciale C. De Meis nel 1930 ed erano stati resturati nel 1934. Lo studiosa sostiene la provenienza degli antifonari dal convento di S. Andrea a Chieti ed analizza paleograficamente i quattro codici concludendo che sono opera di miniatori del sec. XIV formatosi nello scriptorium di guardiagrele. I due graduali (cod. 3 e 4) furno esposti alla mostra della Miniatura in Abruzzo e creduti del sec. XIV, opera di un artista dell'ambito dell'Aiuto di guglielmo di gessopalena; vennero citati anche i due antifonari (cod. 1 e 2) affini ai graduali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300027408
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1993
    2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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