Il codice consta di cc. 283. La numerazione e' a caratteri romani in inchiostro rosso, sul retro del foglio al centro del margine destro. La scrittura è una gotica corale su un'unica colonna a sette righe di scrittura e sette tetragrammi a righe rosse con notazione quadrata; la specchio di scrittura e' di 400X260 mm. La legatura è antica in assi ricoperti di cuoio assai consunto con tracce delle antiche borchie; è stata restaurata come attesta la scritta sul piatto anteriore interno: E Giannini, U. Pignatelli 16, Napoli. Le piccole iniziali sono filigranate in rosso e blu, molte lettere sono state asportate (cc 28 R; 30 V, 40 R; 78 V; 116 V; 147 R; 136 V; 194 V; 196 V; 199 R; 201 R; 226 V; 328 V; 242 V; 265), moltissime ne restano (cc 5 R; 7 V; 10 V; 12 R; 20 R; 23 R; 25 R; 33 V; 37 R; 42 V; 45 V; 48 V; 50 V; 54 R; 56 R; 62 V; 65 V; 67 V; 69 R; 74 V; 77 R; 82 R; 84 R; 86 R; 90 R; 93 R; 94 V; 96 V; 98 R; 100 R; 103 V; 105 V; 107 R; 108 V; 111 R; 112 V; 114 R; 117 V; 119 V; 122 R; 123 V; 125 V; 127 R; 130 R; 131 V; 133 R; 135 R; 137 R; 144 V; 152 V; 154 V; 161 V; 173 V; 203 R; 205 V; 207 V; 209 V; 211 R; 213 V; 215 R; 217 V; 222 V; 228 V; 233 V; 236 R; 237 R; 240 R; 246 V; 249 V; 251 R; 252 R; 253 V; 254 R; 256 V; 259 R; 261 V; 267 R; 268 R; 269 V; 270 V; 272 V; 275 R; 276 R;279R
- OGGETTO messale cantato
- AMBITO CULTURALE Ambito Abruzzese
- LOCALIZZAZIONE Biblioteca C. De Meis
- INDIRIZZO Biblioteca C. De Meis, 66100, Chieti (CH), Chieti (CH)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I corali (cod 1 e 2 antifonari; cod 3 graduali) sono sempre stati citati dalla pochissima bibliografia in proposito insieme, ed è assai difficile, per la scarsezza e la confusione delle informazione, distinguere l'uno dall'altro. Le prime notizie sui codici, allora nel Municipio di alanno, sono quelle fornite dal di Nino che, nonostante le numerose imprecisioni, lamentava già allora la mancanza di numerose iniziali. Il De Nino li vide in seguito alla Scuola Agraria di Alanno dove erano giunti il 26 dicembre 1896 e li ha ttribuiti alla fine del sec. XV. Nel 1933 la Salvoni Savorini non si è soffermata a lungo sui manoscritti che ha ritenuto provenienti da S. Clemente a Casauria, ha giudicato inoltre i mnaoscritti di scarso valore artistico, opera di un miniatore molto vicino a Maestro Guglielmo. Il Chiappini testimonia che i manoscritti erano giunti alla Biblioteca Provinciale C. De Meis nel 1930 ed erano stati resturati nel 1934. Lo studiosa sostiene la provenienza degli antifonari dal convento di S. Andrea a Chieti ed analizza paleograficamente i quattro codici concludendo che sono opera di miniatori del sec. XIV formatosi nello scriptorium di guardiagrele. I due graduali (cod. 3 e 4) furno esposti alla mostra della Miniatura in Abruzzo e creduti del sec. XIV, opera di un artista dell'ambito dell'Aiuto di guglielmo di gessopalena; vennero citati anche i due antifonari (cod. 1 e 2) affini ai graduali
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300027406
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici dell'Abruzzo
- DATA DI COMPILAZIONE 1986
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
1993
2005
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0