Il suicidio di Lucrezia romana
arazzo
post 1831 - ante 1888
Gentili Eraclito (1810-/888?)
1810-/888?
cornice in legno di noce
- OGGETTO arazzo
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MATERIA E TECNICA
filo di lana/ tessuto in basso liccio
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ATTRIBUZIONI
Gentili Eraclito (1810-/888?)
- LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’arazzo riproduce il Sacrificio di Lucrezia romana dipinto da Guido Reni e noto in più versioni a iniziare da quello per la famiglia Patrizi che, realizzato prima del 1624 quando è citato in un inventario della collezione, verrà e poi donato nel 1670 al neo eletto Clemente X Altieri (1670-76). Non si conoscono le vicende successive dell’opera, oggi in collezione privata americana, ma è certo che l’arazzo in esame è stato tradotto da una delle numerose versioni del capolavoro reniano in un periodo posteriore al 1830. Fu questo l’anno in cui, dopo la distruzione dell’opificio da parte dei francesi (1798) perché in concorrenza con quella dei Gobelins, il cardinal Antonio Tosti chiamò nel 1831 a dirigere la nuova arazzeria - la prima venne istituita nel 1710 da Clemente XI Albani (1700-21) - Eraclito Gentili, probabile esecutore del parato, poi coadiuvato dal figlio Pietro (1844-1918) che poi gli succederà per poco fino alla presa di Roma nel 1870 ( A. Rodolfo, s.v. Gentili, Pietro, in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 53 (2000), versione on line). Eraclito era abile arazziere, fu lui a introdurre miglioramenti e a sperimentare nuove tecniche di tessitura, che gli valsero nel 1866 un premio dal Ministero del Commercio e dei Lavori Pubblici, oltre a occuparsi del restauro di arazzi antichi. Nel 1879 tuttavia, la Commissione Amministratrice dell’ospizio decise di rimuoverlo dalla direzione, provocando dispiaceri enormi a lui e al figlio Pietro, suo stretto collaboratore. Dopo il 1870, a seguito degli eventi storici, la struttura passò sotto la nuova amministrazione dello Stato Italiano (1870-1928) e venne istituita una Commissione apposita che si preoccupò di riorganizzare tutte le scuole e le officine d’Arte dell’ospizio. Questa per ordine del principe Placido Gabrielli (1832 -1911), esponente di spicco del partito cattolico conservatore, rimosse nel 1879 Gentili dalla qualifica di direttore della Fabbrica di S. Michele, con le accuse di cattiva gestione della manifattura e di uso improprio dei macchinari e dei lavoranti, come si evince nella Relazione dell'Ospizio di S. Michele pubblicata nel 1879 da Giacomo Balestra, cui replicò l'anno successivo il figlio Pietro con gli Appunti critici sulla relazione Balestra riguardanti la Fabbrica degli arazzi nell'Ospizio apostolico di S. Michele (Roma 1880). Anche Pietro Gentili del resto venne allontanato dal San Michele nello stesso 1870 a causa, come si legge nei suoi cenni autobiografici per "male intese partigiane antipatie politiche" (Cenni storici sulle origini e vicende dell'arte degli arazzi in Roma , Roma 1915, p. 58). L’arazzeria del San Michele si specializzò prima in soggetti arcadici e poi si dedicò alle riproduzioni di celebri dipinti delle gallerie romane e del Vaticano, come in questo caso, tutte dello stesso formato standard di 4 palmi x 3 (circa 90 x 70 cm); l’attività dell’opificio proseguì sotto il nuovo governo italiano, seppure con risultati più contenuti e realizzando anche tappeti, fino al 1926 quando venne tagliato l’ultimo arazzo dell’ospizio prima del trasferimento nella sede di Tor Marancia. La fortuna dell’invenzione della Lucrezia romana è legata al tema del suo suicidio dopo la violenza subita da Tarquinio, raccontata nel Libro I di Tito Livio Ab urbe condita (57-58), reso famosissimo nel corso del Seicento anche perché legato al tema della virtù coniugale. L'arazzo è inserito negli inventari della collezione: 1949, n. 19; 1991, n.6C*
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201389440
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0