Ritratto di Giovanni Battista Naro come cavaliere di Malta

dipinto, 1636 - 1636

Dipinto di formato rettangolare

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • ATTRIBUZIONI Alessandro Sbringa (?)
  • LOCALIZZAZIONE Bracciano (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è parte di una serie di otto ritratti ufficiali, tutti delle stesse dimensioni, tuttora presenti nel Palazzo di San Luigi dei Francesi ed entrati nella quadreria Patrizi in seguito al matrimonio di Porzia Patrizi con Francesco Naro . Nel registro delle entrate-uscite nell’Archivio Patrizi-Montoro si legge: «14 gennaio 1636: a mr.o Alessandro Sbringhi pittore scudi 20 per aver fatto cinque ritratti di tutt’altezza in piedi sono del sig. Orazio Naro mio nonno, Fabritio Naro mio padre, l’E.mo Card. Gregorio Naro mio fratello, Monsignor Gabriello Naro vescovo di S. Marco mio fratello, Sg. Giovan Batta Naro priore d’Inghilterra mio fratello e sono per resto di intero pagamento di quello gli dovevo da dare e tutti li telari che ho fatto comprare appartamente e che rientrano col suddetto prezzo sc.20».L’autore, Alessandro Sbringa (o Sbrenga o Sbringhi) è più noto come architetto e scultore; originario di Ascoli Piceno, membro dell’Accademia di San Luca dove è docente tra il 1664 e il 1679 e dove è ricordato come giudice insieme a Mattia De Rossi del concorso accademico del 1677 e, sempre in seno all’Accademia, come autore di prospettive. Venne accolto tra i Virtuosi del Pantheon il 29 marzo 1654 come «pittore e matematico» e fu assiduo alle riunioni fino al 1663. L’importanza dei due dipinti risiede nella loro unicità come prove pittoriche dello Sbringhi, scelto per la serie dei dipinti ‘ufficiali’ dei membri più importanti della famiglia Naro poi imparentata con i Patrizi. L’effigiato Giovan Battista Naro ricevette il titolo di Cavaliere di Malta nel 1595 e successivamente, nell’ambito dello stesso ordine, ottenne la carica di priore di Inghilterra. Sbringa sembra aver derivato le fattezze osservabili nel dipinto dal monumento funebre scolpito verso il 1655 da Clemente Giannozzi (o Giannotti) nella cappella di famiglia in S. Maria Sopra Minerva, disposto nel nicchione destro del sacello, in posizione frontale e simmetrica alla tomba del cardinale Gregorio Naro con il busto-ritratto realizzato da Giacomo Antonio Fancelli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201360549
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI Sul cartiglio in basso a destra - Frater Jo.Batta / Narus… - Alessandro Sbringhi - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1636 - 1636

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE