Al centro della volta della loggia della Grotta di Diana è riportato un ovale racchiuso da una cornice con motivo a greca, al cui interno si svolge un episodio narrativo a rilievo. Il soggetto non identificato, doveva avere una certa rilevanza data dalla posizione: attorniato dalle due scene legate al mito dei Niobidi (Latona e i contadini di Licia e la Strage dei Niobidi), è collegato a tali riquadri laterali tramite le figure di Apollo e Diana, divinità gemelle connesse alla cattiva sorte dei figli di Niobe. Nonostante lo stato frammentario, la raffigurazione mostra in primo piano un gruppo di fanciulle (ninfe?), tutte abbigliate in verde, immerse in uno specchio lacustre; se una ragazza è china con le braccia dentro l’acqua, la coppia alle sue spalle sulla destra indica la scena che avviene in secondo piano: un cacciatore armato di arco sta abbattendo quello che pare un cinghiale o un orso (Del Re 1611 ricordava Calisto e Diana tra le tante storie raffigurate nella grotta, p. 55)