Madonna con bambino e santi francescani

dipinto, 1400 - 1499

Personaggi: Madonna; Bambino; San Francesco. Figure: santo francescano; angelo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Maestro Della Madonna Di Alvito (notizie Ultimo Quarto Sec. Xv)
  • LOCALIZZAZIONE Alatri (FR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco è attribuito dal Maltese al maestro della Madonna di Alvito, artista a cui, per affinità stilistica vengono riferiti anche la lunetta del cimitero di Alvito, gli affreschi della cappella della Sanità e l'affresco della chiesa di San Francesco ad Alatri, quali testimonianza successiva della maturazione nel tempo di una stessa personalità. Riguardo alla formazione del maestro, il Maltese affermò genericamente che l'artista dovette risentire di esemplari tardo-gotici abbruzzesi e campani (non esclusi i cosidetti polittici crivelleschi del museo dell'Aquila) pur essendo provvisto di una sensibilità più vigorosa per volumi e colori. L'assonanza tipologica con le opere di Gerolamo di Giovanni induce, secondo il Maltese, a ritenere la sua attività non anteriore all'ultimo quarto del sec. XV. Riiprendendo successivamente il problema il Maltese (1963, p. 241) pose come matrice principale della cultura del maestro Benozzo Gozzoli e l'arte umbra, pur notando che il repertorio del pittore Alvito appare più vario. Infatti le edicole tardo-gotiche in cui sono inserite le sue figure rimandano alla tradizione gotica meridionale di ascendenza ispanica; le incorniciature ad archi regolari fanno pensare ad una buona educazione rinascimentale, infine, i colori ed il senso atmosferico denunciano una conoscenza di Domenico Veneziano, mentre le tipologie facciali riportano decisamente all'ambiente veneto-marchigiano. In particolare, per l'affresco del convento del Calvario, il Maltese fa riferimento alla Crocifissione dell'Accademia di Venezia, attribuita a Nicola d'Ancona, al polittico di Gualdo Tadino della Pinacoteca di Brera e più specificatamente al San Giovanni Battista (Loreto, Palazzo Ducale) e al San Francesco d'Assisi (Milano, Pinacoteca Ambrosiana) di Giovanni Angelo di Antonio. Poiché le opere citate sono da collocare tra il 1450 e il 1480 e quelle di Giovanni Angelo di Antonio non vanno oltre il 1480, la formazione culturale di questo maestro va fatta risalire, per il Maltese, agli anni intorno al 1460
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200093993
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1972
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1975
    2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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