Madonna addolorata
dipinto,
1700 - 1749
Dipinto inserito entro una cornice coeva
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 140 cm
Larghezza: 125 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Marchigiano
- LOCALIZZAZIONE Pollenza (MC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto raffigura la Madonna addolorata trafitta da una spada, iconografia che rimanda alla festività religiosa dei Sette Dolori della Vergine istituita dal Sinodo di Colonia del 1423 come corrispettivo del già noto concetto dottrinale delle Sette Gioie. I dolori di Maria fanno riferimento alla spada che le avrebbe trafitto l'anima, alla fuga in Egitto, a Gesù perduto a Gerusalemme, al trasporto della croce, alla crocifissione, alla deposizione dalla croce e all'Ascensione (quando Gesù si separò definitivamente dalla madre). Soprattutto a partire dal XVI secolo si affermò specialmente in Italia la consuetudine di rappresentare la figura isolata della Madonna addolorata anche senza spade, quale riferimento alla Chiesta rimasta sola ad affrontare i dolori del mondo, colta nell'atto di contemplare gli strumenti della Passione. (Questo tema fu peraltro molto affrontato dai pittori spagnoli della Controriforma e fu chiamato La Soledad o Vergine della solitudine). Nel dipinto in esame la Madonna è infatti rappresentata in atteggiamento orante con l'espressione dolente per la spada che le trafigge il cuore, mentre un grande angelo alato in piedi al suo fianco sorregge la croce e le mostra gli altri simboli della passione appoggiati sopra uno sgabello ligneo: la corona di spine, il sudario, i chiodi. L'opera palesa echi del classicismo marattesco che informò molta pittura del Settecento nelle Marche. La calibrata struttura della composizione, l'eleganza delle figure e la scelta cromatica rimandano infatti ad una cultura permeata da un accentuato indirizzo classicheggiante. La figura del grande angelo alato sorreggente la croce raffigurato in piedi accanto alla Madonna ricorda nella fisionomia del volto soluzioni adottate da Gaetano Lapis ad esempio nella pala con la Morte di san Francesco Saverio realizzata per la natia Cagli. Il dipinto si configura dunque quale interessante esempio della cultura figurativa marchigiana che in questo periodo accolse in misura sempre più ampia le nuove forme del classicismo espresse dalla capitale
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100264238
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0