veste di santa

dipinto 1400 - 1499
Salimbeni Lorenzo (attribuito)
1374 ca./ ante 1420

Abbigliamento: frammento di veste

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Salimbeni Jacopo (attribuito)
    Salimbeni Lorenzo (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE San Severino Marche (MC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questi affreschi sono stati descritti fin dal XVII secolo; il primo a parlarne è lo storico camerinense Lili nella sua "Historia di Camerino" pubblicata a macerata nel 1649-1652: egli afferma che nella chiesa della Pieve vi fossero molte antiche pitture raffiguranti personaggi ecclesiastici e civili dell'alto medioevo, Il Turchi tuttavia, nel "Camerinum sacrum" (Roma 1762) negò l'esistenza di un così grande numero di pitture. Succesivamente si trova un interessante appunto di d. Giuseppe Mazza, inserito nei suoi manoscritti: "19 giugno 1765 io Giuseppe Mazza fui a fare diligente ispezione nella chiesa della pieve di Settempeda...ed osservai che sotto le pitture che stanno dentro la chiesa vi sono i nomi in carattere gotico di queste dipinte forme ELV... e si vede che più volte è stato dipinto, perchè in una parte, essendosi distaccato un pezzo di scialpo, ed io stesso ne distaccai più di un palmo per linia retta, e vi si scorge più vecchia pittura." Dalla nota si deduce anche chi e dipinti proseguivano all'esterno della chiesa come parte della navata laterale destra ormai compresa fuori dall'edificio. Mezzo secolo più tardi anche Giuseppe ranaldi annotava: "nel mese di ottobre 1823 con il sig. Bigioli e Valentini suddetti, dopo aver esaminato il trittico di san Lorenzo,...l'esamina pigliai de'freschi che sono attualmente nella chiesa di Santa Maria della Pieve, i quali sono in cattivo stato, rappresentano molte immagini di Nostra Donna con il Bambino, ma benchè riconosciute per certa opera di Lorenzo da San Severino non si possono lodare come le antecedenti, oltre che altra mano vi si vede in diverse figure di oltre che altra mano vi si vede in diverse figure di santi che forse saranno opera del suo fratello Giacopo, il quale non coloriva e disegnava come Lorenzo...". Lo storico Vittorio Emanuele Aleandri, nella sua pregevole Nuora Guida di San Severino Marche (1898) osservava: "nell'interno dell'abside medesimo rimangono tutt'ora dei pregevoli affreschi, fondatamente attribuiti ai fratelli Lorenzo e Jacopo di Salimbene rappresentanti molte figure di Madonne, un Sant'Antonio Abate, un San Giovanni Battista, un presepio, una crocifissione ecc."Dei restauri del 1896 lo stesso Aleandri aveva lasciato memoria in una scritta sulla parete dell'abside a caratteri maiuscoli ormai scomparsa: "Vittorio Aleandri/ procurò il ristoro/ di questi avanzi di antichi/ affreschi/ pregevole monumento/ dell'arte pittorica settem/ pedana/ del secolo XV/ raccomandandone la conser/ vazione/ a chi ha la custodia/ di questa chiesa/ XIII aprile MDCCCXVI
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100207246
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Regione Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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