discorso di San Paolo nell'areopago di Atene

arazzo, 1620 - 1624
Mattens Heinrich (notizie Prima Metà Sec. Xvii)
notizie prima metà sec. XVII

San Paolo, ritto sui gradini dell'Aeropago, parla agli ateniesi con ardore di eloquenza. La sua grande figura, elevata sopra tutti gli altri, con la potenza del gesto e della voce, trascina e solleva la folla degli ascoltatori, disposti a semicerchi intorno a lui. Nel primo piano a destra una donna seduta con il bambino sulle ginocchia. Per la descrizione del bordo si veda scheda relativa all'arazzo raffigurante La pesca miracolosa

  • OGGETTO arazzo
  • MATERIA E TECNICA filo d'argento
    filo dorato
    lana e seta/ arazzo
    SETA
  • ATTRIBUZIONI Mattens Heinrich (notizie Prima Metà Sec. Xvii)
  • LOCALIZZAZIONE Loreto (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'arazzo (esposto alla mostra di Osaka del 1970) è raffigurata la scena della predica di San Paolo agli ateniesi (Atti 17, 22.34). Come afferma il Pauri (1926, p. 31) nell'arazzo lauretano mancano le architetture del cartone raffaellesco, perciò la scena appare meno solenne rispetto a quella dell'arazzo vaticano. Inoltre vi è stato aggiunto il gruppo con la donna e il bambino. Tuttavia la scena mantiene la sua grandiosità e la sua bellezza. L'arazzo lauretano non ha Arme Pallavicine (G. Pauri, 1926, p. 45, nota 20). Per le notizie storico-critiche più ampie si veda scheda relativa all'arazzo raffigurante La pesca miracolosa. Nel marzo dell'anno 1885 per mano del cav. Pietro Gentili la figura di San Paolo fu lavata dal mezzo in giù. L'arazzo negli anni 1968-1969 è stato restaurato presso il laboratorio di restauro di Aldo Faccioli di Firenze (vedi doc. fot. Ebel C 2002). Nel gennaio 1969 successiva relazione tecnica sul restauro efettuato a Firenze degli esperti inviati per disposizione della Direzione Gen. dei Monum. Musei e Gallerie Pontificie. L'arazzo si presenta pulito, ma non raggiunge la brillantezza di colori propria a un lavaggio da immersione: si suppone quindi che si tratti di un lavaggio superficiale fatto con schiuma detersiva o spugnature. La fodera è stata lavata e poi riapplicata. Il restauro si è limitato alla semplice ritessitura, sull'orditura vecchia scoperta, di alcune zone di barbe e capelli con fili a tinta unita, spezzata da tratti più chiari, senza ricerca di forma, e con probabile distruzione delle minime tracce rimaste del disegno primitivo._ Riferimento a vecchie schede: ASSC, Governo Santa Casa, Regno d'Italia (1860-1934), tit. XLIV. _ Le fotografie di riferimento, oltre a quella dell'Archivio fotografico Sbas Urbino, sono: G. F. N. D 1006
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100003393
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1973
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI sul bordo inferiore a sinistra - B B - corsivo - a ricamo - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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