I fatti dell'Anticristo

dipinto 1500 - 1503
Signorelli Luca (e Aiuti)
1445-1450/ 1523

In primo piano, su un pedistallo sotto al quale sono accastati oggetti preziosi, l'Anticristo, vestito d'ocra e violetto, svolge la sua predicazione, ispirato da un demone che gli sbisbiglia all'orecchio. Tutt'intorno fanno alle varie figure, diversamente abbigliate, che paiono consultarsi e commentare i fatti; tra queste spicca una figura dal manto azzurro che sembra ricevere denari da un personaggio con la veste soppannata di vaio. Sulla sinistra intanto una figura maschile sembra accanirsi su alcune vittime, tra le quali si scorge un monaco col capo fracassato da un fendente. In secondo piano alcuni monaci di vari ordini appaiono commentare, consultando dei libri. Tutt'intorno sono gli episodi e le conseguenze della predicazione dell'Anticristo: al centro è la guarigionbe di un infermo, seguita da una piccola folla composita. Poco più a destra alcuni sbirri spingono un uomo legato verso i gradini del grande edficio colonnato a destra; davanti ad esso alcuni carnefici decollano due personaggi, forse asceti, sotto ordine dell'Anticristo. Tutt'intorno altre piccole sagome, alludono ad altri episodi connessi, fino a giungere alla scena di sinistra, in cui l'Anticristo , che aveva voluto sollevarsi da terra, è colpito in volo e rigettato in basso dagli strali luminosi scagliati da

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ doratura
    intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Signorelli Luca (e Aiuti)
  • LOCALIZZAZIONE Orvieto (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE un Arcangelo : i dardi colpiscono anche quella parte di umanità che si ara raccolta intorno al falso progfeta. In primissiomo piano sulla sinistra assistono a tutto lo svolgersi degli eventi due personaggi vestiti di nero, identificati col Beato Angelico e col Signorelli stesso. Molto difficile è collocare esattamente il brano all'interno dei due termini certi per la decorazione della Cappella del 1500 e dl 1503, sebbene qualche autore abbia ricordato che solo nel 1503 si murò un oculo nella parte sinistra della prima campata, forse proprio per permetterne la decorazione (Perali 1919) anche da questo affresco, ricordato da tutti gli autori (Cavalcaselle-Crowe 1898; Venturi 1922; Dussler 1927; Salmi 1953), emerge la capacità del Signorelli di unificare i singoli episodi in una trama narrativa ed in un contesto spaziale unici (Van Marle 1928; Carli 1965). Impresa ancor più ardua non solo perchè le fonti letterarie cui ci si rifaceva- quali la Revelationes di Santa Brigida o la Leggenda Aurea di J. da Varagine- erano le più disparate (Mancini 1903; Baldini 1964), ma soprattutto perchè non esistevano prototipi iconografici precedenti di carattere monumentale: è solo dal 1500 ca. che vengono diffuse scene coi fatti dell'Anticristo, tramite stampe tedesche e francesi (Chastel 1925). Abbastanza felice è la trovata del Signorelli di inserire il proprio autoritratto e quello dell'Angelico in qualità di spettatori; non sembra plauisibile invece che nell'episodio centrale sia celata un'allusione alla predicazione del Savonarola. Infine è possibile cogliere in alcune figure echi di altri brani del ciclo della Cappella: per es. i personaggi in primo piano, di sapore pinturicchiesco (Scarpellini 1964) possono rimandare allae figure di S. Faustino e Pietro Parenzo nella Cappellina dei Corpi Santi , mentre i personaggi che tentano di sottrarsi agli strali dell'Arcangelo hanno agganci con le figure della parte sinistra del Finimondo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000150556
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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