soggetto assente
Le due tonacelle risultano composte di più frammenti di tessuto. La targa posteriore di una tonacella è stata sostituita con un tessuto di damasco nero con diverso modulo decorativo (v. scheda n 152). Galloni in seta e metallo argenteo filato; motivo a colonna tortile. La stola presenta un uguale tessuto, ma gallone diverso, con motivo geometrico; l'altra, in uguale gallone a tessuto come quello della targa. Modello decorativo: Serie orizzontali sfalsate di due tipi di grandi fiori, volte rispettivamente a destra e a sinistra; alternate a serie orizzontali sfalsate di foglie. La composizione impostata orizzontalmente sviluppa in verticale una leggera sinusoide, nelle cui anse si inseriscono le inflorescenze. Fodera in tela di lino nero. Colori: nero. COSTRUZIONE INTERNA DEL TESSUTO: Damasco classico. Fondo raso da 5 faccia-ordito. Decorazione raso faccia-trama. ORDITO. Materia: seta 2 capi leggera t.S.; riduzione: 50/cm; proporzione: /; scalinatura: 1; colori: nero. TRAMA: seta a fascio s.t.a.; riduzione: 33/cm; proporzione: /; scalinatura: 1; colori: nero. CIMOSA: non rinvenuta
- OGGETTO dalmatica
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MISURE
Altezza: 111 cm
Larghezza: 150 cm
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italia Centrale
- LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria SS.ma Assunta
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tessuto in cui sono confezionati una numerosa serie di paramenti nei colori canonici della liturgia: bianco, rosso, viola (scheda n. 150-151-152-153-155), presenta un modulo decorativo riconducibile ad una tipologia seicentesca. Il motivo del tralcio fiorito, praticamente sempre presente nella decorazione tessile dal XV al XVIII secolo, pur secondo diverse interpretazioni, nel XVII secolo riacquista la morbidezza e la sinuosità persa durante il XVI secolo quando la rigida struttura a "griccia" o "cammino" aveva dominato la gran parte della decorazione tessile (D. devoto, 1974, nn. 123-125, 136; R. Bonito Fanelli, 1981, n. 74-75). Alla base del mutamento è l'influenza dei tessuti orientali che nel '600 conoscono una grande rinnovata fortuna nell'Occidente in seguito alla ripresa dei traffici commerciali con i paesi dell'Estremo Oriente (R. Bonito Fanelli, 1981, n. 48) dove il motivo orientale a grandi foglie e il botha, viene inserito nello schema a maglie trasferendogli una ricchezza e movimento prima inesistenti e che verranno via via sviluppate e accentuate. Il tessuto in esame è del XIX secolo. Nella chiesa di S. Vito di Agriano esiste un paliotto confezionato con un tessuto di identico modulo decorativo (differisce solo nelle misure: è leggermente più piccolo) attribuito alla fine del XVII secolo; una pianeta conservata nella chiesa di S. Maria Assunta a Castelluccio, attribuita alla seconda metà del XVII secolo, presenta un modulo in cui la tipologia dei fiori è molto simile a quella presa in esame (vedi Schedatura fotografica Valnerina depositata presso la SBAAAS dell'Umbria-PG). Nel nostro caso si tratta quindi di una ripresa di un modulo già diffuso, a favore dell'attribuzione al XIX secolo depongono soprattutto fattori di natura tecnica: tessitura regolare, tipo di coloranti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000127005
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0