grottesche, allegoria dell'Inverno

decorazione pittorica, 1590/ 1610
Savini Salvio (attribuito)
notizie 1580-1609

Negli spigoli a sn e a ds: composizione verticale di grottesche con riquad ro a monocromo includente putto che cavalca mostro marino, entro riquadrat ure policrome; ai lati 2 capre che salgono gradini tirando nastri; testina alata tra 2 braceri a vaso presso cui si scaldano 2 figure maschili ibrid e con estremità attorte; nastri a festone con tabella; figura tronca di ar pia su cui s'innesta motivo vegetale/ al centro, dal basso, figura tronca di arpia terminante in volute vegetali, recante nastri alzati da uccelli i n volo; puttino alato che si affaccia da riquadratura mistilinea con volut e che racchiude mascheroni, lampade a navicella fumanti e ulteriore riquad ratura policroma includente clipeo con l'Inverno come figura maschile di a nziano con copricapo a falda e pesante mantello con largo collo di pellicc ia, seduto su rocce ed intento a scaldarsi presso fuoco verso cui tende le mani; sopra, lumaca entro centina; ai lati, appoggiati su riquadratura, 2 cani sorretti da satiri e 2 volatili

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Savini Salvio (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Villa del Cardinale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La figura centrale, allegoria della stagione invernale, ricalca una tradiz ionale tipologia connessa con il tema delle tre età dell'uomo, caro agli u manisti, e codificata anche dal Ripa. Tale iconografia, già proposta dal S avini nell'ambito della decorazione pittorica di palazzo Della Corgna a Ci ttà della Pieve, e molto diffusa nei cicli decorativi cinquecenteschi, è p eraltro presente anche tra i dipinti della campata n.34 del Corridoio orie ntale degli Uffizi (cfr. Morel P, 1997, p.66) già chiamato in causa per i proficui confronti con gli affreschi della Villa. Nell'iconografia delle Quattro Stagioni si verifica una straordinaria cont inuità dalla tarda antichità fino al secolo XVIII: già nei dipinti pompeia ni e romani, la Primavera è raffigurata come una giovane donna che porta f iori; l'Estate reca la falce e le spighe; l'Autunno ha tralci di vite e uv a; l'Inverno si protegge dal freddo. Le allegorie delle stagioni si diffus ero notevolmente nell'ambito dei cicli decorativi rinascimentali, spesso r icorrendo all'uso antico di rappresentarle attraverso le divinità pagane: Flora o Venere, Cerere, Bacco, Vulcano. La raffigurazione della Primavera è spesso accompagnata da figure di giova ni che portano fiori, uccelli legati al laccio o catturati; quella dell'Es tate da mietitori; l'Autunno da immagini della vendemmia. Accanto dunque a questo soggetto, torna in questa sala la ricca varietà d i grottesche e di invenzioni fantastiche che caratterizza il complesso dec orativo della Villa. Come già notato a proposito del vestibolo antistante il salone centrale (v. scheda n.00077889), gli elementi compositivi deriva ti dal repertorio delle grottesche antiche sono qui ricomposti e rielabora ti con una nuova libertà d'invenzione e un nuovo gusto naturalistico, che prevalgono sull'interesse archeologico e antiquario che informava, qualche decennio prima, il progetto decorativo di palazzo Farnese a Caprarola , g ià in precedenza confrontato con quello della Villa (cfr. scheda n.0007632 7). Questo nuovo "dedalo iconografico" (così in: Morel P., 1995, p.65) di vari azioni audaci e paradossali, di ibridi e incroci, che ingloba immagini all egoriche ed emblemi araldici, presenta numerose analogie stilistiche e tem atiche con le produzioni tosco-fiorentine di un gruppo di artisti e decora tori - come Ludovico Buti, Giovanni Maria Butteri, Giovanni Bizzelli, Ales sandro Pieroni - che operarono intorno alla figura dominante di Alessandro Allori (1535-1607) e che con lui collaborarono nella realizzazione di im portanti imprese decorative, ed in particolare nella decorazione del già c itato Corridoio Orientale degli Uffizi (campate 15-46, anni 1579-1581). Qu esti dipinti costituiscono un significativo e convincente confronto per ch iarire l'ambito stilistico di riferimento per il ciclo pittorico della Vil la ed eventualmente individuare l'ambito stilistico di formazione e di pro venienza del "florentinus" Savini, mai in precedenza chiaramente specifica to dalla critica (per la vicenda critica degli affreschi della Villa e per le note biografiche del Savini si veda scheda n.00076327)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000077924
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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