motivi decorativi floreali
como'
(?) 1760 - 1760
I due comò poggiano su lunghe zampe leggermente bombate; presentano sulla fronte tre cassetti decorati su fondo verde chiaro da un motivo floreale, racchiuso da una fine doppia bordura di colore arancione e da una più ampia di colore verde. Il piano è in legno a vista (di colore marrone). I lati sono decorati da motivi floreali arricchiti da sottili ghirlande e nastri che sostengono tre piccoli canestri pieni di fiori
- OGGETTO como'
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MATERIA E TECNICA
LEGNO
- AMBITO CULTURALE Bottega Veneziana
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Opera del Duomo
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il termine "comò", usato in alta Italia, designa abitualmente un cassettone a due o tre cassetti e fu nel XVIII sec. uno dei mobili francesi più diffusi e caratteristici. La "Commode bombèe", nata in Francia, ebbe varie interpretazioni italiane. Il corpo di queste "commodes" è tendenzialmente largo e con piedi sottili; dopo il 1760 erano più spesso laccati o dipinti con fiori su fondo bianco o di colori pastello. La tecnica della laccatura viene impiegata soprattutto a Venezia nel '700 con gusto e fantasie squisiti; il suo impiego richiede materiale molto liscio, per questo i mobili veneziani dell'epoca sono spesso realizzati con morbido legno di cirmiolo. Su esso l'artigiano stendeva un fine strato di gesso, su cui venivano applicata strisce di tela che si coprivano poi con altri strati di stucco. Quando il tutto era asciutto aveva inizio la decorazione vera e propria, nella quale " il depentore" doveva dimostrare la sua abilità e delicatezza; prima si stendeva la tinta di fondo, poi una volta asciugata si passava a realizzare fiori e ghirlande con l'aiuto, per i tratti più sottili, della penna d'oca. Ultimata la decorazione pittorica si stendeva la "sandracca", una specie di vernice protettiva di gomma lacca sciolta in alcool. Col passare degli anni la sandracca tende ad ingiallire, cosicché molti mobili veneziani che oggi appaiono verdi o gialli, in realtà erano azzurri o bianchi. Per tale tipo di mobilia a partire dal '75 i prestiti dall'antichità sono sempre più frequenti, finché fiori e sinuosità si fanno sempre più discrete fino quasi a scomparire. Anche le facciate si "accontentano"di leggere sinuosità, cui dal 1785 rinunceranno addirittura. Motivi dominanti restano i fiori, le ghirlande, la conchiglia e fini scene idilliche
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000064866
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0