stolone, opera isolata - manifattura francese (sec. XVIII)

stolone, 1760 - 1770

Modello canonico romano. Cannellato semplice liserè broccato. Fondo carrel lato semplice di otto colpi (lega il 9 e il 10) prodotto da un ordito di f ondo, da un ordito di pelo e da una trama di fondo. Nella formazione del c arrellato gli orditi di pelo riposano su un intreccio di base in Gros de T our che interviene anche nella decorazione la quale presenta inoltre trame broccate allargate sul dritto e sul rovescio in sete policrome, seta onda ta avvolta su lamina d'argento, e argento dorato ciniglia lamina d'argento e argento dorato su accia di seta. Trame broccate d'argento legate in dia gonali in direzione S, tracce brocccate d'argento dorato legato in diagona le direzione S linate con un filo di seta linata a "liage repris". Lungo i bordi e le spartitutre interne applicazioni di galloni di argento lamella re avvolta su accia di seta. Eseguiti a telaio. Fodera in taffetas di seta . Il motivo si compone di una successione di grandi maglie ovali definiti da steli sinuosi e paralleli, fioriti affrontati da due tipi di nastro pol ilobato, speculari rispetto alle maglie. Dai tronchi si dipartono rami fio riti più piccoli che si collocano dentro le maglie alternativamente a dest ra e a sinistra. Colori: fondo, viola; decorazione, perla avana, Due gard azioni di rosa, celeste, verd

  • OGGETTO stolone
  • MATERIA E TECNICA argento/ doratura
    seta/ cannellato semplice/ trama lanciata/ broccatura
  • MISURE Altezza: 107 cm
    Larghezza: 70 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo di Martino IV
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Orvieto (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo motivo di matrice francese fu prodotto anche in ambito italiano, si tratta di disegni derivati dalle trine e dai merletti definiti "pizzo a m eandro", dei quali rispettano generalmente anche il colore bianco, in comb inazione con motivi floreali. La datazione tra il 1760 e il 1770 è confer mata dal disegno ripetuto solo due volte nella larghezza del telo da una c imosa all'altra poichè un numero maggiofre di irrepizione del moticìo sarà una delle caratteristiche della fine del 700. Per la storia del motivo e a meandro vedi D. Devoti, 1974, p. 30,31
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000061188
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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