croce d'altare, opera isolata - bottega italiana (sec. XVII)

croce d'altare, 1630 - 1630

La base a sezione triangolare ha i tre piedini a forma di zampe di leone; le volute angolari sono ornate con piccole perle in rilievo. I tre scudi presentano uno stemma cardinalizio con tre mezzelune. Al di sopra di ogni scudo c'è un cheruino. Sulla base si imposta il fusto con nodo a vaso decorato a festoni stilizzati; il balaustro è molto largo e ornato con foglie larghe nervate. La croce latina è inserita sul fusto per mezzo di un innesto a baionetta. La croce ha le terminazioni dei bracci ornate con volute e motivi fitomorfi. In alto vi è il cartiglio contornato da volute. La figura del Cristo ha il corpo ben modellato, il capo inclinato vesro sinistra, capelli ondulati lunghi sino al collo, occhi chiusi, baffi e barba a punta e un perizoma annodato sul fianco sinistro. All'incrocio dei bracci della croce vi è una doppia raggiera fissata con un umbone. Dalla base fuoriesce un chiodo che serve per fissare tutta la croce su un'altra base di legno. Quest'ultima, a sezione triangolare, è ornata da volute angolari e da una conchiglia con motivi fitomorfi intagliati in ogni specchiatura

  • OGGETTO croce d'altare
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo
    LEGNO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Orvieto (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La croce, simbolo del sacrificio di Cristo, divenne il segno distintivo dei cristiani sin dal tempo delle persecuzioni; cominciò ad apparire come oggetto autonomo a partire dall'età costantiniana. Fu in origine un oggetto piccolo e prezioso in cui non compariva la figura del crocifisso, che si riscontra dal IX secolo. Esistevano due tipologie di croci: quella pensile, da appendere alla pergula sopra all'altare, e quella processionale. Da quest'ultima deriva la croce d'altare: la croce staccata dall'asta e innestata su una base, poteva essere collocata sulla mensa dell'altare insieme ai candelabri. Questa croce fu donata dal Card. Pietro Paolo Crescenzi (1572-1645): nel 1611 fu creato cardinale da Paolo V, che gli conferì il vescovato di Rieti nell'anno successivo. Nel 1621 sotto Papa Gregorio XV divenne vescovo di Orvieto, ove tenne il sinodo nel 1624. Questa croce viene ricordata nell'Inventario dei beni appartenenti all'Opera del Duomo di Orvieto redatto nel 1480 dall'Ing. Carlo Franci (p. 44, n. 344) ed anche nell'Inventario del 1933 (p. 48, n.21); in entrambi casi si parla anche di un candeliere, sempre con lo stemma del Card. Crescenzi, che accompagna la croce
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060412
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • ISCRIZIONI sul cartiglio - "INRI" - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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