candeliere da chiesa, 1744 - 1744

La base a piramide tronca poggia su tre piedini zoomorfi e presenta volute angolari fitomorfe e per ogni faccia uno scudo ovale: in due di essi è incisa la data e nel terzo lo stemma della Fabbrica del Duomo. Il fusto ha il nodo ornato alle estremità con foglie, che ritornano nel balaustro. Il piattello ha la base ornata con un motivo a godronatura, il bordo semplice e al centro il puntale per la candela

  • OGGETTO candeliere da chiesa
  • MATERIA E TECNICA ARGENTO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Orvieto (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sostegno per un'unica candela, il candeliere è usato nella liturgia cristiana sin dai primi secoli, data la connessione con la simbologia della luce. Il primo riferimento certo ad un servizio di lumi ("cereostata"), in diretto rapporto con la messa, si trova una rubrica del Primo Ordine Romano (secc. VII-VIII) dove si parla dei sette ceri che dovevano precedere il Papa sino davanti all'altare. Durante il Medioevo si usava porre i candelieri a terra, quattro a destra e tre a sinistra dell'altare, in quanto Leone IV (847-855) aveva vietato di porli sopra l'altare. Con Innocenzo III (1198-1216) nel "De Sacro Altarys mysterio" (II, c. XXI) si attesta l'uso di due candelieri ai lati di una croce sull'altare nel cerimoniale romano; ma questa disposizione non ebbe rapida diffusione poichè in molte miniature del XIII-XIV secolo compaiono il cero in mano al chierico, oppure il candeliere da un lato dell'altare in simmetria con la croce posta dall'altro lato.Per quanto riguarda il numero dei candelieri, inizialmente non era prescritto ed era collegato alla solennità delle festa. Con il "Caerimoniale Episcoporum"(1600) la serie dei candelieri si stabilizzò a sei per la messa cantata, a quattro e due per quella letta, a sette per il pontificale. Dal periodo barocco all'Ottocento il servizio di altare è generalmente costituito da sei candelieri con una croce di altare dello stesso stile, da porre sulla mensa o sul gradino posteriore. Questi due candelieri vengono ricordati nell'Inventario dell'Opera dl Duomo redatto dall'Ing. carlo Franci nel 1880 (p.46, n.346), ma non si ritrovano in quello del 1933. Il Bartella (1973, p. 10) ricorda che questi due candelieri vennero venduti dalla Confraternita della Madonna Santissima del Carmine e acquistati dalla Fabbrica del Duomo per accompagnarli a quelli del 1716
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060411
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • ISCRIZIONI entro uno scudo della base - "ANNO/DOMINI" - a incisione -
  • STEMMI entro lo stemma quadripartito - Stemma - O.P.S.M
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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