San Pafnuzio e gli angeli

dipinto,
Ugolino Di Prete Ilario (e Aiuti)
notizie seconda metà sec. XIV

Affresco facente parte della decorazione parietale della Cappella del Corporale

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Ugolino Di Prete Ilario (e Aiuti)
  • LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria Santissima Assunta già Santa Maria della Stella
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La costruzione della Cappella del Corporale, concepita per serbare la memoria del miracolo di Bolsena e per conservare la reliquia del Sacro Lino, ebbe inizio nel 1350, quando capomastro del Duomo era Nino di Andrea Pisano. La decorazione pittorica, avviata nel 1357, fu affidata al maestro orvietano Ugolino di Prete Ilario, che ebbe come principale aiuto nell'impresa Fra' Giovanni di Buccio Leonardelli. Altri collaboratori furono: Petrucciolo di Marco e Antonio di Andreuccio (ma con salari molto più bassi) e Pietro di Puccio (che era solo un apprendista). Ugolino e i suoi aiuti mostrano di risentire degli influssi della scuola senese e della maniera di Simone Martini, che aveva già lavorato in Orvieto. Il programma iconografico della decorazione comprende: nella volta, i Simboli, le Profezie e la Dottrina dell'Eucarestia; nella lunette, i Dottori della Chiesa; nella parete est, il Miracolo di Bolsena; nella parete ovest, i Miracoli del Sacramento; nella parete d'ingresso, l'Ultima Cena; nella parete di fondo, la Crocifissione, la Deposizione nel sepolcro (firmata e datata 1364) e la Resurrezione. Le scene sono corredate da didascalie esplicative dettate nel 1362 da Ser Checco di Pietro, cappellano di S. Maria, dietro compenso di un fiorino. La scena in esame è da leggere con quella sull'altro lato dell'intradosso dell'arco di accesso alla sacrestia: S. Pafnuzio incontra nel deserto quattro angeli, ma non li riconosce subito come tali; quando essi gli danno l'Eucaristia, il Santo, per virtù del corpo di Cristo, diviene certo della loro vera natura. Fumi (1896, p. 72) riporta per intero l'iscrizione, oggi in parte perduta: "Pafnutius invenit quattuor sicut angelos et adoravit. Illi dixerunt se homines esse non angelos"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060308
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • ISCRIZIONI al di sotto della scena - [---] SIC(UT) A(N)GELOS (ET) ADORAVIT ILLI DIXER(UN)T SE HO(MIN)ES [---] - Checco di Pietro - caratteri gotici - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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