Crocifissione con angeli che raccolgono il sangue di Cristo
vetrata,
1925-1926
Cambellotti Duilio (1876/ 1960)
1876/ 1960
Picchiarini Cesare (1871/ 1943)
1871/ 1943
Vetrata di forma rettangolare con profilo superiore trilobato
- OGGETTO vetrata
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ATTRIBUZIONI
Cambellotti Duilio (1876/ 1960): disegnatore
Picchiarini Cesare (1871/ 1943): maestro vetraio
- LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria Santissima Assunta già Santa Maria della Stella
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa vetrata moderna è opera dell’artista romano Dulio Cambellotti, al quale gli amministratori dell’Opera del Duomo si rivolsero negli anni ’20 del Novecento. Nel Registro delle Deliberazioni, infatti, è riportato che il 12 gennaio 1925 la Deputazione dell’Opera “crea un nuovo stanziamento di L. 5000, in conto spesa, occorrente per munire di un vetro istoriato la finestra della Cappella del SS.mo Corporale, secondo il progetto Cambellotti di Roma” (A.O.D. Orvieto, Registro delle Deliberazioni 12, c. 1v). Il 4 aprile 1926 il Presidente mostra all’Onorevole Deputazione la fotografia della vetrata pronta, eseguita dal maestro Cesare Picchiarini, e l’anno seguente “la finestra istoriata Cambellotti Picchiarini” era “collocata nella Cappella del Corporale” (A.O.D. Orvieto, Registro delle Deliberazioni, cc. 72 e 12 v). Nell’Archivio Cambellotti a Roma si conservano il bozzetto acquerellato e il disegno esecutivo per la vetrata. Il soggetto rappresentato, la Crocifissione, sostituisce quello della Resurrezione, presente nella precedente vetrata, realizzata nel sec. XV. Commissionata a maestro Gaspare da Volterra nel 1444 e posta in opera due anni dopo, la vetrata fu rifatta nel 1471 da Neri del Monte, sempre con la figura del Cristo Risorto. Di essa, purtroppo, non resta nulla al di fuori delle testimonianze documentarie, così come nulla è rimasto della prima vetrata, realizzata su disegno di Ugolino di Prete Ilario nel 1358 e riattata da Giovanni di Buccio Leonardelli nel 1362. L’artista che realizzò il disegno della vetrata, Duilio Cambellotti, esordì come scultore, ma si affermò poi come scenografo teatrale (nel 1905 realizzò la scenografia per la rappresentazione de “La Nave” di D’Annunzio). Fu professore di disegno, illustratore di vari testi, autore di cicli pittorici sulla vita contadina dell’Agro Pontino e di vari monumenti ai caduti (Terracina, 1920). Nel 1912 con Bottazzi e Vittorio Grassi organizzò la prima Mostra della Vetrata e partecipò come disegnatore di vetri alla Mostra Internazionale di Arte Decorativa a Monza (1923). Al 1927 risalgono le vetrate della Cappella della Flagellazione a Gerusalemme. Intorno al 1940 disegnò i cartoni per le vetrate dell’abside della cappella di S. Barbara nell’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio a Roma; nel 1959 ideò la vetrata rotonda con l’Incoronazione della Vergine per il Santuario di Montevergine
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060250
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0