capitello, serie di Ramo di Paganello (attribuito) (14)

capitello,
Ramo Di Paganello (attribuito)
Italia centrale, notizie 1281-1320

Il capitello ha forma ottagonale e una decorazione molto ricca. Su un collarino decorato da piccoli quadrilobi in alto in rilievo si impostano due registri di foglie aggettanti. Sul collarino corre lungo tutto il giro del capitello una grappa metallica parzialmente coperta da stuccatura. Al di sopra dei due registri vegetali si trova una ricca decorazione: due testine di profilo, una delle quali ha lunghi capelli (lato nord), due testine affrontate barbute (lato ovest), due testine affrontate, una barbuta e l’altra imberbe (lato sud), due testine giovanili (lato est). accanto a queste sculture si distinguono le teste di una lontra, di un ariete, di un leone e altre teste umane barbute. Lungo il giro del capitello, tra le sculture, corre un’iscrizione di difficilissima lettura perché in parte cancellata

  • OGGETTO capitello
  • MATERIA E TECNICA basaltino/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Ramo Di Paganello (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria SS.ma Assunta
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’intera serie di capitelli che decorano le colonne del Duomo devono essere stati eseguiti entro il 1308 perché sappiamo che in quest’anno tuta la fabbrica era già stata innalzata fino alla linea d’imposto della copertura. Il riferimento a Ramo di Paganello è implicitamente avanzato da Carli, che parla del lavoro della bottega di questo scultore e propone che essa si sia occupata della realizzazione dei capitelli (Carli, 1947, p.19). Ramo di Paganello è uno scultore del quale non si conoscono opere certe, ma la cui presenza a Orvieto è ben documentata a partire dal 1293 (Fumi, 1891, p. 3). Lo scultore doveva essere di origine senese o, come suppone Toesca, oltremontana (Toesca, 1951, p.277). Schmarsow riconosce in Ramo di Paganello la personalità di un grande architetto e altri critici, tra i quali lo stesso Carli, gli attribuiscono parte dei rilievi di facciata. Comunque questa personalità artistica non ha contorni ben chiari e si può genericamente parlare di uno scultore di ambito senese con influssi oltremontani. Questo capitello fa parte di una serie di quattro che rispondono a una medesima tipologia: abaco ottagono sostenuto da tre mensole per ogni lato, con teste o caulicoli, ricca ornamentazione e intreccio di animali e figure
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060182
  • NUMERO D'INVENTARIO 12935
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2012
  • ISCRIZIONI tra le sculture - AVE MARIA GRATIA PLENA DOMINUS TECUM BENEDICTA T(UIMI) RIB USE BENAOIT (O) SEBATIS MATRE ISTUD AM - caratteri gotici - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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