cancellata, pendant di Colle di Lello Orlandi, Giacomo di Colle di Lello Orlandi - bottega senese (metà 14)

cancellata,

Cancellata formata dal giustapporsi di più moduli quadrati (5 in verticale e 9 in orizzontale). Al centro si apre la porta di 3 moduli di larghezza per 4 di altezza; all’interno dei quadrati vi è un decoro con quattro fiori quadrilobati. Sopra l’insieme corre un fregio composto di 9 parti corrispondenti ai quadrati; alternati a disegni vegetali, i decori dei vari fregi sono (a partire da destra): uno scudo crociato, due chiavi incrociate, un’aquila frontale ad ali spiegate voltata verso sinistra. Uno stemma della Famiglia dei Monaldeschi. La cancellata è conclusa da 10 decorazioni fitomorfe, più 27 gigli

  • OGGETTO cancellata
  • MATERIA E TECNICA ferro/ battitura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Senese
  • ATTRIBUZIONI Colle Di Lello Orlandi (italia Centrale, Notizie 1337-1338)
    Giacomo Di Colle Di Lello Orlandi (italia Centrale, Notizie 1337-1338)
  • LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria SS.ma Assunta
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le due cancellate del Duomo di Orvieto sono datate e firmate dal senese Conte di Lello orlandi, che le lavorò con il figlio Giacomo. Due documenti del 1337 ricordano il ferro fatto venire da Siena “(…) pro grate ferri ponenda ante corum dicte Ecclesiae (…)” (A.O.D. Orvieto, Cam. II, 4 febbraio 1337, 2 maggio 1337); in un altro documento dell’8 giugno 1337 viene citato lo stesso maestro senese “ (…) magistro Conti clavario pro facto gratis (…)” (A.O.D., Entrate e uscite ad annum; Milanesi, 1854, p.385). Il 14 agosto vennero pagate cinquemila libbre di ferro e successivamente Jacomo venne pagato 491 lire e 12 soldi perugini per il cancello verso il vescovado (A.O.D., Cam. II; Fumi, 1891, p. 461). i due cancelli servivano per chiudere la zona del coro e dell’altare e per questo esisteva un custode che li apriva e li chiudeva tutti i giorni. Il Conte di Lello Orlandi è autore di un’altra cancellata che si trova sul lato destro della Cappella di Piazza del Campo a Siena, la quale reca un’iscrizione a caratteri gotici: “Chonte Lelli me fecit” (Donati, 1904, p. 349, n.2). I cancelli della Cattedrale di Orvieto vengono definiti dal Ferrari (1973, p. 8) un’opera “di grazia somma”, che apre la serie delle cancellate col motivo del quadrilobo, motivo che sarà ripetuto in seguito per oltre tre secoli, apparendo ancora dominante nelle inferriate veneziane. Le cancellate italiane del 300 e 400 hanno strutture quadrangolari di estrema sobrità, fatte di lunghe sbarre entro le quali sono racchiusi i quadrilobi, spesso annodati, gigliati o variamente elaborati; quasi sempre vi è nella parte superiore un fregio continuo ritagliato e traforato dalla lastra con motivi floreali e araldici. I più abili e noti artefici di queste opere sono almeno nel 300 i toscani, in particolare i senesi. Oltre alle cancellate del Conte di Lello da Siena vanno ricordati il cancello della collegiata di Bobbio (ove è forse il primo esempio di cimasa con ornamenti floreali) quello della Cappella Rinuccini in S. Croce a Firenze (1371) e quello della tomba di Cansignorio di Verona (1375)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060179
  • NUMERO D'INVENTARIO 12932
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2012
  • ISCRIZIONI fronte/ paletto in ferro - CONTE LELLI DE SENIS ME FECIT, ANNIS MCCCXXXVII - Conte di Lello Orlandi - caratteri gotici - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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