Madonna con Gesù Bambino in trono
Gruppo sacro raffigurante la Madonna in trono con Bambino. Sullo sfondo vi è un’architettura prospettica ad archetti a sesto acuto trilobati con sopra fregio continuo a decoro geometrico.in primo piano la Vergine è ricoperta da un lungo manto di colore azzurro che scende fin sul trono; ha il capo leggermente piegato verso destra. Con una mano regge un lembo della veste del Bambino, con l’altra (sinistra) lo sorregge. Questi, in atto di benedire, indossa una veste coloro oro. A destra di questo insieme si possono intravvedere due angeli sullo sfondo: il primo, posto più in alto, è di profilo verso sinistra, a mani giunte, reso esclusivamente con il color oro. Più in basso il secondo angelo ha postura simile al precedente, con le braccia avanti verso l’immagine della Madonna o le gambe leggermente piegate: è reso con color bianco
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
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ATTRIBUZIONI
Gentile Da Fabriano (1370 Ca./ 1427)
- LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria SS.ma Assunta
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Gentile da Fabriano (vero nome Gentile di Nicolò Masi) nonostante fosse uno dei protagonisti della pittura del primo Quattrocento, rimane, per molti aspetti, un artista misterioso; solo della sua ultima fase ci sono pervenute opere sicuramente databili. Anche l’origine del suo stile è un problema irrisolto: il Longhi suggerisce una formazione orvietana, mentre altri propongono la tesi di un soggiorno lombardo sotto l’influsso di Giovannino de’ Grassi. Nel 1407-08 Gentile fu chiamato a Venezia, successivamente a Brescia per i Malatesta; nel 1419, su invito di Nicolò V°, partì per Roma, fermandosi a Fabriano e Firenze. In questo periodo i volumi si fanno più saldi e nuovi interessi spaziali si realizzano compiutamente nella Madonna con Bambino di Orvieto, più viva e naturale delle precedenti e non priva di spunti classicheggianti. Ciò fa supporre che sia stata eseguita durante il suo soggiorno romano (documentato fino al 1427) in un intervallo dei lavori di San Giovanni in Laterano (distrutti nel Seicento durante i rifacimenti borrominiani (Filosi- Giordano, op. cit.). Nel restauro del 1568 fu aggiunta a questa immagine di Madonna con Bambino una S. Caterina d’Alessandria, ora rimossa. Questo dipinto, come appena accennato, ha subìto, nel tempo, vari interventi di restauro, a partire dalla fine Cinquecento ad oggi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060165
- NUMERO D'INVENTARIO 12918
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0