armadio monumentale, complesso decorativo di Giovanni d'Andrea di Ser Moscato (attribuito), Mariotti Damiano (attribuito), Nardini Francesco detto Santagnolo (attribuito), Lorenzo detto Ciampichetto (attribuito) (metà sec. XVI)

armadio monumentale, 1540 - 1560
Mariotti Damiano (attribuito)
notizie 1546-1547

L'armadio monumentale comprende un tabernacolo trapezoidale centrale posto su mensa con pilastrini scanalati e trabeazione ornata a tarsie e diciotto stalli lignei con sportelli intarsiati e dipinti. Al centro del tabernacolo è posta una tavola dipinta

  • OGGETTO armadio monumentale
  • MATERIA E TECNICA legno di bosso/ intarsio
    legno di noce/ intaglio
    tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Giovanni D'andrea Di Ser Moscato (attribuito): esecutore
    Mariotti Damiano (attribuito)
    Nardini Francesco Detto Santagnolo (attribuito)
    Lorenzo Detto Ciampichetto (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Spoleto (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La documentazione pervenuta sugli armadi della cappella delle Reliquie, un tempo sacrestia "nuova" del Duomo, permette di indicare nel periodo compreso tra il 1546 ed il 1554 l'epoca della loro realizzazione. Giovanni Andrea Moscati e Mariotti Damiano realizzano, verosimilmente entro il 1551, le tarsie dell'altare, del tabernacolo, di parte delle paraste intagliate e dei pannelli inseriti oggi in basso, un tempo usati come ante d'armadio. Nel 1553 i canonici della Cattedrale decidono di ornare la sacrestia anche con quadri di figure, affidando l'incarico al pittore vadese Francesco Nardini "cognominato" Santagnolo, meglio noto per essere conterraneo e cugino di Taddeo e Federico Zuccari e per il fatto che il Vasari lo ricorda operoso in Roma dove lavorarava al fianco di Perin del Vaga a giornate. Nardini, per montare il suo apparato pittore concepì delle pennellate dipinte intervallate da elementi architettonici scolpiti, la cui esecuzione fu affidata a un Mastro spoletino, Lorenzo alias Ciampichetto il quale doveva eseguire pilastri e capitelli attenendosi ai disegni forniti dal pittore ( Benazzi Giordana, 1994, pp.16-20; Benazzi Giordana, 2002, pp.322-323). L'apparato ligneo come appare oggi è frutto di molteplici rimaneggiamenti. Nel 1640 una porzione di quest'ambiente fu sacrificata per ampliare il transetto. Successivamente la cappella fu trasformata in coro d'inverno e, verosimilmente in questa occasione, gli armadi furono ridotti alle sole parti frontali per poter ricavare nelle basi le panche di un coro. Intorno alla metà del secolo scorso venne modificato l'altare con l'inserimento di un modesto paliotto impiallicciato. Nel 1930 l'intero arredo fu smontato per restaurarlo; venne mutata la disposizione di alcune tavole dipinte e vennero reimpiegate due tarsie prospettiche quattrocentesche di Fra' Giovanni da Verona per colmare degli spazi lasciati liberi dal taglio del bancone
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000042848-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Giovanni D'andrea Di Ser Moscato (attribuito)

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Mariotti Damiano (attribuito)

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Nardini Francesco Detto Santagnolo (attribuito)

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Lorenzo Detto Ciampichetto (attribuito)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1540 - 1560

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'