Madonna di Sant'Agostino. Madonna con Bambino
statua
ca 1320 - ca 1340
La statua è ricavata in un unico blocco di pioppo alleggerito nel retro
- OGGETTO statua
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MATERIA E TECNICA
legno/ scultura/ pittura
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MISURE
Profondità: 26 cm
Altezza: 103 cm
Larghezza: 37 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Umbro
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Arte Umbro-toscana Seconda Metà Xiv Secolo
Maitani Ambrogio
Maestro Della Madonna Di Sant'agostino
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
- INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua policroma proviene dalla chiesa di sant'Agostino di Perugia, entrò in Pinacoteca nel 1958 come deposito dei padri agostiniani. Anticamente era collocata all'interno di una nicchia ornata da tavole raffiguranti con il Padre Eterno, alcuni Santi e angeli dipinti da Domenico Alfani (oggi scomparsa) e da una cornice, il cui disegno era stato commissionato dalla famiglia Cantagallina a Giannicola di Paolo nel 1522. La nicchia era stata ricavata in un pilastro tra il coro e la cappella di san Martino; quando questa fu chiusa, la tavola e la statua vennero spostate nel muro di chiusura della cappella. In seguito ai lavori di ristrutturazione neoclassica della chiesa (1803), l'opera fu dapprima spostata sopra l'altare del transetto destro e poi portata all'interno del convento per motivi di sicurezza. Come riportato da Lunghi (1994, p.144) la statua fu oggetto di intensa devozione e in occasione della festa della Madonna di Loreto veniva posta sopra l'altare maggiore. La letteratura critica si è a lungo occupata di quest'opera, che è stata variamente attribuita alla scuola di Nino Pisano (Cristofani, 1906, pp. 129-130; Toesca, 1951, pp. 371, 933; Santi, 1953, p. 23) o ad un dotato artista locale della seconda metà del Trecento, influenzato dalla pittura senese e dalla scultura dei Pisano. Carli (1960, p. 64) attribuì a questo dotato artista anche due Madonne conservate a Berlino e a Londra, i santi patroni sopra il portale maggiore del palazzo dei Priori e un santo vescovo conservato al Museo del Bargello. Tale catalogo venne ulteriormente ampliato da Schlegel (1965, pp. 204-213) con una Madonna nel Museo Bardini a Firenze e successivamente da Previtali (1983, pp. 12-20), che assegnò a questo artefice il nome convenzionale di "Maestro della Madonna di sant'Agostino". Lunghi (1994, pp.148-149), oltre ad attribuire al medesimo artista un angelo reggicandelabro conservato nelle raccolte comunali di Norcia e il monumento a Benedetto XI nella chiesa di san Domenico a Perugia, ha proposto di identificare l'anonimo maestro con Ambrogio Maitani, fratello del più celebre Lorenzo, attivo a Perugia in occasione della ristrutturazione del palazzo dei Priori tra il 1313 e il 1347. Recentemente P. Mercurelli Salari (2004, p. 258) per "la mancanza di qualsivoglia traccia documentaria che attesti l'attività scultorea di Ambrogio Maitani" propone di "ricondurre nell'anonimato l'autore di questa Madonna lignea, qualitativamente esaltata dall'eccezionale conservazione della policromia."
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000017225
- NUMERO D'INVENTARIO 1030
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0