cornice, elemento d'insieme di Bastoni Giovanni Battista (fine sec. XV)

cornice, ca 1495 - ca 1495

Cornice: motivi decorativi: trabeazione: architrave; fregio: cornucopie, volute, vegetali; dado; cornice: dentelli, ovuli, conchiglie. Colonne: motivi decorativi: a candelabra; vegetali con melagrana; capitelli corinzi: collarino, abaco, campana: volute, caulicoli; cornucopie; vasi; a nastro. Basamento: motivi decorativi: vegetali stilizzati. Stemmi: motivi decorativi: a nastro

  • OGGETTO cornice
  • MISURE Profondità: 10.5 cm
    Altezza: 261 cm
    Larghezza: 260 cm
  • ATTRIBUZIONI Bastoni Giovanni Battista (notizie 1505-1529): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
  • INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'insieme composto da cornice e cimasa, sfuggito alle requisizioni francesi che non hanno risparmiato invece la pala dei Decemviri del Perugino sostituita nel 1799 da una copia di Domenico Garbi, è stato smembrato nel 1835 , quando la cimasa è stata trasferita nella residenza del Gonfaloniere o del Magistrato e nel 1845 insieme alla cornice nell'Accademia o nella cappella di Sant'Ercolano (Garibaldi, cit., p. 117). La cornice è stata unita prima alla tavola di Eusebio di S. Giorgio (n. inv. 343) e poi tra il 1861 e il 1863 alla pala dei Tezi del Perugino. Sebbene da sempre la cornice risulti assegnata al Mazzocchi, esiste una evidente incongruenza tra le date di nascita dello stesso e la data di esecuzione della pala. Fonti archivistiche rivelano alcune vicende della pala dei Decemviri e della relativa cornice. U Gnoli si sofferma a descrivere la cornice: "(...) completamente dorata e decorata in pastiglia, in perfetto stato di conservazione, con pilastri e contropilastri, e superiormente cimase mozze e timpano, è opera (...) di Matteo Mazzocchi (...); trovasi ancora fra le due finestre della cappella Priorale e racchiude una debole copia della tavola del Perugino, eseguita da Domenico Garbi nel secolo scorso". Quindi, nel 1916 la cornice sembra di nuovo ospitare la copia del Garbi e risulta adattata con aggiunte laterali (i 'contro pilastri') per contenere come ricorda il Santi (cit., p. 103) la pala Tezi. Di queste aggiunte di cui, continua il Santi, è responsabile lo stesso Gnoli non vi è più traccia, sono state in epoca imprecisata rimosse. Il recente restauro ha permesso di registrare la presenza di colore bianco avorio chiaroscurato nei fregi con motivi decorativi a melagrana, e nella zona del basamento, dove è anche affiorato il fondo rosso con colore nero, dovuto forse alla presenza in origine di una doratura a mecca. L'azzurro presenta forse tracce di lapislazzuli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000016318-3
  • NUMERO D'INVENTARIO s.n.302
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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