Vestizione e professione nell'Ordine Francescano di San Ludovico da Tolosa alla presenza di Bonifacio VIII
dipinto
ca 1454 - ca 1480
Bonfigli Benedetto (attribuito)
1420 ca./ 1496
Prima scena del ciclo pittorico
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
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MISURE
Altezza: 250 cm
Larghezza: 183 cm
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ATTRIBUZIONI
Bonfigli Benedetto (attribuito): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
- INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE In questa scena Bonfigli dimostra quanto sia ancora forte il legame stilistico con l'Angelico, le cui opere aveva conosciuto durante il soggiorno romano. "La serena solennità angelichiana torna immutata nella scena del Bonfigli, che ripropone un analogo schema compositivo, nel tentativo di ricreare, nel più rappresentativo luogo di Perugia, l'atmosfera di Umanesimo cristiano perseguita a Roma da Niccolò V, intento alla rifondazione ecclesiale ed urbana della città, così come il governo perugino si era prefissato, proprio con la decorazione della cappella dei Priori di ribadire i suoi legami morali, religiosi e politici con il santo francese". Oltre all'Angelico viene richiamato un altro grande maestro del Bonfigli, Domenico Veneziano, ricordato nelle finezze luministiche e nella raffinatissima tecnica esecutiva. L'affresco, il primo di tutto il ciclo, venne eseguito con grande attenzione forse perché doveva rappresentare una sorta di presentazione ai suoi committenti. (Mencarelli, 1996, pp.74-77). L’organizzazione spaziale di questa prima scena rimanda alla Consacrazione di san Lorenzo dipinta da Beato Angelico nella cappella Niccolina a Roma tra il 1448 e il 1450 e il San Giacomo di fronte ad Erode, affrescato dal Mantegna nella cappella Ovetari a Padova tra il 1448 e il 1457, mentre l’attenzione per la resa della luce e le raffinatezze cromatiche rendono omaggio a Domenico Veneziano e alla produzione fiamminga, conosciuta forse a Roma durante l’anno giubilare del 1450. Questa prima scena è ambientata all’esterno della chiesa dell’Aracoeli a Roma, sotto un portico; a destra, seduto su un alto scranno, affiancato da due cardinali, il papa benedice Ludovico che protende le mani verso di lui, in atto di preghiera. Un frate, forse il ministro generale dell’ordine Giovanni De Murro, è intento a legare il cordone del saio appena indossato. Alle spalle di Ludovico, il personaggio rivolto dalla parte opposta è identificabile nel padre Carlo II d’Angiò, mentre al centro un chierico sorregge un galero verde che il papa sta per offrire a Ludovico, allusivo alla carica di vescovo di Tolosa. Nelle lunette degli eleganti portali della chiesa sono le immagini dei santi Pietro e Paolo, in finto rilievo, ai lati, l’Annunciazione e un santo vescovo, anch’essi a rilievo (cfr. Garibaldi, 2015, pp. 433-435 con bibliografia precedente)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000016095-1
- NUMERO D'INVENTARIO 34
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0