Cristo redentore e angeli

dipinto 1291 - 1291

La struttura di sostegno è composta da tre traverse di pioppo, inchiodate alle assi e alle cuspidi. La cornice perimetrale è lavorata a parte e inchiodata al supporto sul lato anteriore e sullo spessore. Sulle traverse sono presenti dei fori passanti, forse pertinenti all’originario sistema di ancoraggio. Le cinque arcatelle di carpenteria sono state in parte scavate nel legno stesso dei supporti e rifinite con le soprastanti modanature. L’intera superficie anteriore è ricoperta da un’armatura in tela di media densità rivestita da più strati di gesso e colla di spessore e granulometria progressivamente più sottili. Il disegno preparatorio a incisione con compasso si ritrova nelle aureole, e mano libera sui contorni delle figure e nelle decorazioni della corona di santa Giuliana. I personaggi sono delineati con un disegno a pennello di colore scuro che, come rivelato dalla riflettografia IR, ed è quasi ovunque sostanzialmente fedele alla sovrastante stesura del colore. La lamina d’oro è applicata a guazzo su bolo rosso nello sfondo, a missione sugli abiti e sugli oggetti. La lamina di stagno riveste la croce di san Giovanni e la decorazione a losanghe della cornice perimetrale. A un restauro ottocentesco è riferibile l’iniziativa di salvaguardare l’iscrizione presente sul lato inferiore, presente sul lato inferiore della cornice incidendo il tracciato delle lettere più deperite sino al supporto ligneo. Mentre a un intervento successivo si deve un'incauta pulitura effettuata raschiando con mezzi meccanici la superficie pittorica

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Vigoroso Ranieri Da Siena (1252 Ante/ 1293)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
  • INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, fino al suo ingresso in Pinacoteca avvenuto nel 1879 come deposito del Nobile Collegio della Mercanzia, era conservata nella sacrestia della cappella di San Gregorio del Collegio della Sapienza di Perugia. Santi (1969, pp. 41-42 con bibliografia precedente) ha osservato che, essendo stato istituito il collegio solo nel 1361, è probabile che l'opera venisse realizzata per la chiesa di Santa Giuliana, state la presenza della santa nella destra del dipinto. La presenza della Maddalena comproverebbe la destinazione al “femminile” della pala e quella dei santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista potrebbe essere un diretto riferimento al cardinale Giovanni da Toledo. Studi recenti hanno ricostruito l’origine dell’insediamento perugino, in particolare tra il 1253 e il 1266, anni cruciali per il consolidamento della struttura e per il consolidamento del patrimonio immobiliare e terriero. L’anno di costruzione del monastero sembra risalire al 1253 quando si rese promotore e fondatore il cardinale Giovanni da Toledo, ricordato in numerosi atti pontifici. Il monastero venne posto sotto le dirette dipendenze dell’abbazia di san Galgano. Tra le famiglie perugine vicine al monastero particolare rilievo assume quella dei Coppoli, attiva nella vita politica e civile di Perugia, così come in quella religiosa. Grazie ai rapporti instauratisi, una Coppoli entrerà nel monastero con il nome di suor Eugenia (Casagrande, Monacchia, 1980), Tutto lascia supporre che la famiglia abbia avuto anche un ruolo nella realizzazione dei cicli decorativi del complesso monastico - nella sala capitolare, nel refettorio e nella chiesa - e del polittico dipinto per l’altare maggiore da Vigoroso da Siena nel 1291, anche se non è pervenuta alcuna prova documentaria. Potrebbe anche non essere estranea al coinvolgimento di Vigoroso la stessa dipendenza del monastero di Perugia dall’abbazia di San Galgano nel territorio senese che durerà anche nel Trecento (Santanicchia, 2011). Il dossale, di forma moderna, con le cinque cuspidi che alludono già ai polittici trecenteschi, conserva l’andamento orizzontale delle assi, come nelle opere più antiche. Unica opera certa di Vigoroso da Siena, è considerata di straordinaria importanza nel panorama della pittura duecentesca, poiché rappresenta il “momento di maggiore impatto della pittura cimabuesca sull’Umbria” (Bellosi, 1998). Dopo il restauro del 1992 che ha consentito una corretta lettura della data di esecuzione del polittico, ovvero il 1291 (e non 1276 o 1280), è stata rivista tutta la produzione del Maestro. La tavola, infatti, è fortemente ancorata al primo Cimabue, quello cioè della Maestà del Louvre e del Crocifisso di santa Croce, dalle espressioni cariche, dai colori freddi e trasparenti delle vesti. Bellosi alla luce della nuova datazione del polittico di Perugia, attribuisce al Maestro anche alcuni disegni, già ritenuti di Cimabue, conservati nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi e una miniatura con i Dodici Apostoli della Fondazione Cini a Venezia (per un riesame dell’opera cfr. Garibaldi, 2015, pp. 151-153 con bibliografia precedente). Pierini (2021, p. 187), pubblica la prima attestazione del pittore risalente del 1276: nella Biccherna del secondo semestre, da parte di Vigoroso risulta il versamento di cinque soldi per diventare cittadino senese, pratica che non poteva essere compiuta se non all'età di almeno 25 anni il che indica, oltre al fatto di non essere originario di Siena, che il pittore doveva essere nato in data anteriore al 1252. Nei secondi anni settanta e nei primi anni ottanta del XIII secolo fece parte, assieme a Duccio, a Rinaldo, a Dietisalvi di Speme, del gruppo di pittori dell'ambito di Cimabue del quale riproporranno, con vari esiti, il linguaggio. Un'altra importante acquisizione è la presenza di un'altra attestazione dalla quale risulta il patronimico: il 21 agosto 1288 al Comune di Siena viene pagato un tributo di cinque soldi da “Vigoroso Ranierii pictore” (Archivio di Stato di Siena, Biccherna 97, luglio-dicembre 1288, c. 9r, riportato in Pierini, 2021, p. 187)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000016093-6
  • NUMERO D'INVENTARIO 32
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
    2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

FA PARTE DI - BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Vigoroso Ranieri Da Siena (1252 Ante/ 1293)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1291 - 1291

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'