centro storico, di pianura, Lequile (XIII)

Lequile, 1291 - 1291

Posizionato sul tracciato viario che da Lecce portava a Gallipoli passando, oltre che da Lequile, da Dragoni, dal casale di Tramacere e quindi da Galatone, l'abitato ha conservato l'originario impianto medievale, tutto risolto sul percorso matrice che si sviluppa dalla chiesa di S. Nicola fino a quella di S. Vito, con andamento a fuso che si dilata in corrispondenza della piazza dove sorge la Guglia di S. Vito. nella piazza si affaccia un palazzo risalente al XVII secolo con accesso attr5averso un portale ad arco bugnato. Sul lato opposto della piazza il palazzo ducale, palazzo dei principi Salluzzo, oggi di proprietà De Palma, con al piano terreno la piccola chiesa di San Giorgio. In via S. Vito si trovano: palazzo Andrioli, chiesa di Santa Maria di Loreto o cappella Andrioli, palazzo Brunetti, cappella della Madonna Addolorata e una serie di palazzi moderni

  • OGGETTO centro storico di pianura
  • CARATTERI AMBIENTALI Città consolidata caratterizzata da margini fisici naturali e artificiali dista 5 km a sud ovest dal capoluogo Lecce. Situata ad un’altitudine di 37 m s.l.m. su un suolo di tipo sabbie calcaree
  • LOCALIZZAZIONE Lequile (LE) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Via S. Vito, Lequile (LE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima notizia certa sull'infeudazione di Lequile risale al 1291 quando, insieme al feudo di Patronello (o Paternello), faceva parte della Contea di Lecce. Fu certamente un feudo molto ambito, come dimostrano le numerose successioni feudali; anche perché formato da terreni fertili che consentivano attività agrofondiarie redditizie e una facile commercializzazione dei prodotti sulla piazza della vicina Lecce. l 44 fuochi registrati nel 1447 sono il primo dato sulla consistenza demografica e sull'estensione del nucleo abitato, che si configura quindi come uno dei tanti borghi rurali che facevano da corona alla città di Lecce. Per tutto il XVI secolo si ebbe invece una crescita continua del numero dei fuochi, che passarono dai 109 del 1508 ai 401 del 1595 con un periodo distasi tra il1532 e il1540. Un dato certo sono, comunque, i 276 fuochi registrati nel1565. In questo periodo l'impianto edilizio era probabilmente costituito da unità abitative disposte intorno a cortili preceduti da un supportico e con giardinetto retrostante. Le abitazioni erano coperte comunemente da embrici disposti su incannucciata ed erano dotate di suppinne per il ricovero degli animali. Le emergenze sono il Castello, la Matrice dedicata a S. Maria, la cappella di S. Nicola, la cappella dello Spirito Santo, la chiesa di S. Pietro, la cappella di S. Giovanni e una cappella sulla quale "gode diritto di patronato Paolo Rollo". La vicinanza al capoluogo, la presenza di due noti e operosi architetti come Salvatore Miccoli e fra' Niccolò da Lequile, di due artisti come lo scultore e pittore Francesco Maria da Lequile e Oronzo Rossi e dell'intagliatore Raffaele Monteanni hanno fatto di Lequile uno dei principali centri del Barocco salentino. L'architettura religiosa e l'edilizia civile hanno risentito non poco del gusto e della fantasia di questi artisti, che operarono anche in altri centri di Terra d'Otranto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365601
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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