Reclute. soldati

stampa,

Figure: soldati

  • OGGETTO stampa
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Fattori Giovanni (1825/ 1908)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Grafica di Pisa
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Lanfranchi
  • INDIRIZZO Lungarno Galilei, 9, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione ritrae un gruppo di reclute secondo uno schema compositivo del tutto simile a quello del dipinto dal titolo Soldati francesi del ’59 (collezione privata). Il numero di figure e le loro pose coincidono: otto soldati di spalle e un ufficiale in attesa. Tra le motivazioni che spingono la critica a indicare il biennio 1885-87 come periodo in cui Giovanni Fattori realizza la matrice: il tratto semplice, senza sostanziali interessi di modulazione luminosa, i caratteri di segno simili all’acquaforte dal titolo Costumi toscani (Bonagura 1987) e la ripetizione della stessa iconografia in un quadretto della collezione Checcucci (Malesci, n. 324). L’interesse quasi esclusivo per la costruzione volumetrica delle figure definisce infatti lo stile incisorio fattoriano a partire dalle metà degli anni Ottanta; tale caratteristica stilistica emerge in maniera evidente nell’uso di spessi segni incrociati per definire le parti in ombra delle figure. La Collezione Timpanaro possiede un secondo esemplare dell’incisione (n. inv. 2681), una prova d’artista di piccolo formato in carta avorio scura, presumibilmente tirata in maniera artigianale dallo stesso Giovanni Fattori, contraddistinta da segni grafici meno duri e particolari velature. Non è possibile datare gli esemplari in quanto Giovanni Fattori, nel corso della sua carriera, non esegue mai delle tirature sistemiche. Solo nel 1925, in occasione del centenario dalla nascita dell’artista, viene eseguita una ristampa di tutte le acqueforti (a cura dell'editore fiorentino Primo Benaglia), in esemplari numerati e timbrati. A seguito di questa ristampa le matrici sono donate da Giovanni Malesci, erede di Giovanni Fattori, al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze. Un’altra ristampa è eseguita nel 1958 in occasione di una mostra allestita a Roma presso la Calcografia Nazionale. Pertanto, vista l’assenza di timbri o numerazioni relativi alle due ristampe sopracitate, è possibile ipotizzare che questa stampa in Collezione Timpanaro corrisponda a una tiratura postuma, realizzata entro il 1925
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901392837
  • NUMERO D'INVENTARIO 2680
  • ENTE SCHEDATORE Università di Pisa
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - G. F - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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