dipinto,
ca 1800 - ca 1899
Dipinto, tempera su tavola, raffigurante il culto cristiano-cattolico del Sacro Cuore di Gesù
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Senese
- LOCALIZZAZIONE Musei Civici di San Gimignano
- INDIRIZZO via Folgore da San Gimignano, 11, San Gimignano (SI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto riprende l’immagine del Sacro Cuore di Gesù realizzata nel 1760 da Pompeo Batoni (1708-1787) che realizzò su rame l’immagine del Sacro Cuore di Gesù, che fu posta in una cappella della splendida Chiesa del Gesù a Roma e che è diventata l’immagine ufficiale per la devozione popolare al Sacro Cuore di Gesù. I primi impulsi alla devozione del Sacro Cuore di Gesù provengono dall'Ordine Benedettino; la devozione ha avuto la sua espressione più suggestiva nel gruppo di Helfta con la corrente mistica tedesca del tardo medioevo. Sono significative a questo riguardo Santa Matilde di Magdeburgo (1207-1282), Santa Matilde di Hackenborn (1241-1299) e il beato Enrico Suso (1295-1366). Santa Gertrude di Helfta (1256 ca.-1302) poi, scrisse il celebre libro "L'araldo dell'amore divino"; è ritenuta l'iniziatrice della devozione al Sacro Cuore. La grande fioritura della devozione si ebbe poi nel corso del XVII secolo, ad opera di due santi: San Giovanni Eudes (1601-1680), e la visitandina Santa Margherita Maria Alacoque, mentre durante il XVIII secolo si accese un forte dibattito circa l'oggetto di questo culto: i giansenisti interpretarono tale tipo di culto come idolatria, ritenendo che non fosse possibile il culto del cuore reale, ma solo un culto del cuore metaforico. Papa Pio VI, nella bolla Auctorem fidei, confermò la dichiarazione della Congregazione, notando che si adora il cuore "inseparabilmente unito con la Persona del Verbo"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900923564
- NUMERO D'INVENTARIO 940605
- ENTE SCHEDATORE Azienda USL 7 di Siena
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0