apparizione di Cristo ai profeti

miniatura

Lettera A in inchiostro blu e rosa su fondo oro con all'interno figure. La lettera è inserita in un rettangolo uguamente dorato definito da una cornicina che ha agli angoli quattro tondi con i simboli degli evangelisti e a metà quattro quadrilobi con i patriarchi. All'esterno un fregio sottile e continuo con elementi fogliacei che si intrecciano con elementi geometrici, angeli e figure fantastiche, al centro in basso all'interno di un medaglione lobato è la Madonna con Bambino

  • OGGETTO miniatura
  • MATERIA E TECNICA pergamena/ miniatura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Pisano
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il corale fa parte del nucleo di corali eseguiti per la Primaziale e conservati in cattedrale in un armadio, come riporta la Dalli Regoli (1986, p. 148), "situato presso il presbiterio". Nel 1963 risulta esposto "nei locali dell'Opera" (Dalli Regoli, 1963). Il corale, un antifonario relativo al Tempo dell'Avvento, reca questa pagina-incipit con il testo "Aspiciens a longe" con la miniatura dell'iniziale A che illustra l'apparizione di Cristo ai profeti, che risulta essere una carta appartenente probabilmente ad un codice più antico. La pagina, come nota la Dalli Regoli (Dalli Regoli, 1983) è infatti di una pergamena molto più spessa delle altre del codice ed è bianca nel recto. Un'altra differenziazione è rappresentata, sempre secondo la studiosa, dalla tecnica di applicazione dell'oro, in questa carta infatti l'oro, in pasta, è steso direttamente sulla pergamena in strato sottile mentre nelle altre l'oro è in foglia e quindi applicato su uno strato di bolo. Anche da un punto di vista stilistico, questa pagina si differenzia moltissimo dalle altre iniziali del codice sia per struttura che per esecuzione rappresentando così un vero e proprio unicum nell'ambito della produzione locale. Risulta difficile stabilire sia la provenienza che la datazione di questo foglio. Sicuramente lo sconosciuto miniatore doveva avere esperienza, o ambizione, di pittore come appare chiaro dalla complessa struttura della cornice mistilinea che si rifà ai polittici del primo Trecento. Come del resto alla pittura di cultura ancora cimabuesca e giottesca si rifanno le teste arrovesciate indietro dei profeti o l'angelo di Matteo, mentre richiami a Pacino di Bonaguida si ritrovano nella squadrata saldezza delle figure e nel complesso fregio esterno (si veda ad esempio la pagina con il Cristo in Maestà del MS. M. 742 conservato nella Morgan Library & Museum di New York). Tutti questi elementi ed anche la mancanza di qualsiasi traccia in questa miniatura di influenze della cultura senese molto forti a Pisa in questo periodo, fanno propendere per una datazione del foglio ai primi decenni del secolo XIV per mano di un miniatore di ambito fiorentino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769229-1
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769229_01
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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