miniatura,
Lettera C arancione su fondo blu e all'interno della lettera oro, decorata da foglie acantiformi nei colori arancio, rosa e blu. Sul margine sinistro e su quello superiore del foglio fregio a fogliami con droleries e drago alato
- OGGETTO miniatura
- AMBITO CULTURALE Ambito Pisano
- LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
- INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il corale fa parte del nucleo di corali eseguiti per la Primaziale e conservati in cattedrale in un armadio, come riporta la Dalli Regoli (1993, p.1 48), "situato presso il presbiterio". Nel 1912 risulta in deposito presso l'Archivio Capitolare dove rimase fino al 1986 anno in cui giunse al Museo dell'Opera del Duomo. Il Papini (1912) ascrive l'illustrazione del Corale ad un maestro attivo nella prima metà del XV secolo di ambito pisano. Nel catalogo della "Mostra d'arte sacra antica" del 1953 viene invece assegnato ad un maestro di scuola senese della seconda metà del secolo XIV riscontrando "chiari rapporti con la grande pittura senese del tempo". Il Salmi (1954) riconosce la presenza all'interno del corale, di più artisti, riconoscendo un unico artista nell'esecutore delle carte 75r e 78r di chiara derivazione pisana e precisamente dalle pitture del Camposanto. Di quest'ultima idea è anche la Dalli Regoli (1963) che individua in queste due carte due inserzioni di fogli decorati altrove e di epoca antecedente alla datazione del corale che ascrive all'ultimo quarto del XIV secolo. Per la studiosa infatti, le due carte sono databili alla metà del Trecento e riconosce nei fregi costituiti da un fitto susseguirsi di infiorescenze contenenti putti, animali, e varie figurazioni, e negli effetti iperdecorativi e asimmetrici, strette analogie con le figure rappresentate nelle "Scene Anacoretiche" e nel "Trionfo della Morte" degli affreschi del Camposanto non escludendo la possibilità che il miniatore autore dei due fogli possa essere uno degli artisti che collaborarono al ciclo pittorico. La Dalli Regoli attribuisce ad un anonimo maestro, che chiamerà Maestro dei graduali dell'Opera, la paternità delle miniature delle altre carte del corale. Secondo la studiosa l'anonimo maestro doveva appartenere ad un'officina di cultura fondamentalmente martiniana con qualche riferimento a Pietro Lorenzetti nell'intimità della raffigurazione di alcune scene come nella "Natività di M aria" (lettera S, c. 54v.), anche se nelle miniature del corale le figure sono impostate in modo estremamente semplice e modesto, prediligendo la quantità alla qualità. Dilatando infatti le immagini rispetto alla notazione musicale e al testo scritto vengono spesso sacrificati la cura dei particolari a vantaggio dell'effetto di insieme che risulterà estremamente accattivante grazie all'ausilio di colori caldi e brillanti esaltati dal largo uso dell'oro presente anche sotto forma di pastiglie sparse fra i ricchi fogliami
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769225-8
- NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769225_08
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0