miniatura, insieme - ambito Italia meridionale (prima metà sec. XI)

miniatura 1000 - 1049

Il rotolo è diviso in dodici parti. I primi tre frammenti sono suddivisi ognuno in quattro scene separate da cornici orizzontali dorate con motivi ornamentali fitomorfi in inchiostro blu e rosso. Lateralmente una barra continua ugualmente dorata incornicia i frammenti. I motivi decorativi delle cornici laterali variano da motivi vegetali con tralci e foglioline, a motivi geometrici con nodi e catene. Gli altri frammenti presentano ugualmente una barra di incorniciatura laterale dal fondo per lo più dorato e con gli stessi motivi decorativi fitomorfi e geometrici arricchiti da colori vivaci. In questi le figure che illustrano il testo, si alternano alle righe di scrittura

  • OGGETTO miniatura
  • MATERIA E TECNICA pergamena/ miniatura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'exultet è un rotolo in pergamena che veniva svoltato dal diacono dall'ambone nei riti del Sabato Santo durante i quali veniva intonato il canto della Resurrezione e nel contempo acceso il cero pasquale. Le raffigurazioni che illustravano il testo erano dipinte in senso contrario rispetto al cantore che doveva leggere e intonare i canti in modo che potevano essere ben visibili dai fedeli. Generalmente queste proponevano scene dell'Antico e del Nuovo Testamento e i momenti più importanti legati strettamente alla liturgia di Pasqua. Il rotolo qui esaminato scritto in un'ariosa beneventana è ascrivibile sia per il testo che per le miniature ad un area dell'Italia meridionale databile alla prima metà del secolo XI. L'inno dell'exultet è qui trascritto nella sua redazione più ampia e si inserisce in una situazione di confine fra la liturgia beneventana e quella franco romana. La notazione musicale è del tipo beneventano, senza linee né chiave ma con guidone. Difficile è stabilire con esattezza il centro di produzione dell'exultet. La scarsità della gamma dei colori della decorazione e la fattura grafica che lascia molto spazio al disegno di base evidenziandone il contorno e le parti interne delle figure, la struttura delle barre d'incorniciatura dove tralci e foglie stilizzati si mescolano a catene, intrecci nastriforme e nodi serrati di probabile origine islamica, fanno supporre la provenienza dell'Exultet da un monastero benedettino di area campana, mentre i caratteri paleografici della scrittura lo fanno avvicinare ad un'opera proveniente da uno "scriptorium" pugliese fortemente legato alla produzione beneventano-cassinese. L'opera, come suppone la studiosa Calderoni Masetti, per il diffuso utilizzo dell'oro nei motivi decorativi, dovrebbe provenire da un centro molto ricco. Non aveva destinazione conventuale bensì episcopale in quanto nella celebrazione delle autorità religiose non sono citati né abati né prepositi, e la sede a cui era destinato doveva essere arcivescovile. Il centro politico di appartenenza non doveva conoscere la carica dei duces in quanto nella scena dell'Exultet con la Commemorazione dei Duci non compaiono i nomi relativi ai personaggi illustrati. Purtroppo la mancanza dei nomi dell'arcivescovo, del papa e dei due imperatori in questo rotolo, e generalmente presenti in altri exultet, non permette di dare una collocazione topica e cronologica al documento. Il rotolo deve essere arrivato al Duomo di Pisa agli inizi del XII secolo. Alla fine dell'Ottocento l'Opera Primaziale consegnò il rotolo, insieme ad altri oggetti d' arte, in forma di deposito temporaneo al museo Civico di Pisa per garantirne una miglior conservazione e per un maggior abbellimento del Museo stesso. Il rotolo giunse al Museo Civico già diviso in dodici parti. Lo smembramento deve essere avvenuto fra il 1877 (anno in cui è citato dal Forster ancora intatto) e gli anni Novanta. Nel catalogo del museo del 1894 risulta infatti diviso (Supino, pp. 21-22). I vari pezzi di pergamena erano connessi tra loro mediante sovrammissione dei bordi e successivo incollaggio. Il programma illustrativo dell'Exultet si apre con l'Ultima Cena e finisce con la Commemorazione dei Duci. Dopo le prime dodici scene che ricapitolano le vicende cristologiche e che corrispondono ai primi tre frammenti, inizia il testo dell'Exultet vero e proprio le cui righe di scrittura sono continuamente interrotte e anticipate dalle immagini che si riferiscono al brano successivo. Nel dodicesimo frammento compare solo il testo che contiene la dossologia conclusiva
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769218-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769218_00
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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