Madonna con Bambino
busto,
Giovanni Pisano (bottega)
1248 ca./ 1314-1319
Busto in marmo raffigurante la Madonna con Bambino
- OGGETTO busto
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ATTRIBUZIONI
Giovanni Pisano (bottega): esecutore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Nicola Pisano
Arnolfo di Cambio
- LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
- INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione esterna del Battistero di Pisa fu un incarico che coinvolse a lungo e a più riprese la bottega di scultori diretta dai Pisano. L'edificio, iniziato nel 1152 sotto la guida dell'architetto Diotisalvi, aveva incontrato una serie di difficoltà alla fine del XII secolo, tanto che ne fu interrotta la costruzione. La macchina dei lavori si era rimessa in moto poi molto lentamente e solo verso la seconda metà del Duecento si procedette alla realizzazione dei lavori. L'idea che si era fatta avanti sotto la direzione di Nicola era quella di decorare i punti d'innesto e le chiavi d'arco del secondo ordine di sculture sia di carattere laico che religioso. Successivamente, in una seconda tornata di lavori si pensò di porre all'interno delle vimperghe altri colossali busti, caratterizzati da minor cura nei dettagli e scolpiti con maggiore rapidità, lasciati grezzi nella parte tergale, sì da poter essere considerati alla stregua di altorilievi di fortissimo aggetto. Fu in questa fase dei lavori, tra il compimento del pergamo del Duomo di Siena ( 1268 ) e la Fontana Maggiore di Perugia ( 1276-1278 ), quando Nicola, di ritorno a Pisa, saldamente teneva le redini della taglia del battistero, che il forte temperamento del figlio di Nicola, Giovanni, poté trovare maggiore spazio. Tuttavia il problema della paternità appare inestricabile: di certo le possenti strutture e il vigoroso e sintetico andamento dei panneggi sembrano più confarsi alle tendenze di Giovanni, mentre i volti sembrano riflettere una tipologia nicoliana. Fra tutti, solenne e maestoso, si ergeva in origine entro un rosoncino nel timpano sul portale est, dinanazi alla cattedrale, questo busto della Madonna con Bambino. Ricavata da un grigio marmo di San Giuliano senza porre una particolare attenzione alla scelta del colore o alla grana della sua finezza, probabilmente la Madonna con Bambino doveva essere dipinta parzialmente. Giovanni Pisano definì con un modellato sintetico le linee essenziali di questa massiccia figura, così frontale e arcaica quasi da calamitare su di sé l'attenzione del passante. Il Caleca ( 1991 ) vi intravede anche la presenza di Arnolfo, guidato da suggerimenti di Nicola, poiché vi riscontra una parentela con il Bonifacio VIII benedicente ora al Palazzo Vaticano e col Re Magio inginocchiato del Presepio di Santa Maria Maggiore in Roma. Vestita di una semplice veste con in testa la tipica cuffia bizantina, la Madonna presenta davanti a sé il Bambino, più umano e caratterizzato da un modellato lievemente più rifinito. Il gruppo della Madonna col Bambino ripropone l'antico schema iconografico bizantino e romanico della Madonna "frontale": ché, se rientra nella tradizione il motivo della mano sinistra della Madre che trattiene il Bambino sulla spalla, quest'ultimo appare ancor più legato alla Madre col braccio sinistro che, invece di staccarsi nel gesto della benedizione, arretra decisamente fino ad unire la mano a quella materna dalla quale sembra ricevere un oggetto ( libro ? ) di difficile identificazione, ma che probabilmente dovette avere qualche significato, come lo ha il rotulo chiuso che il Bambino tiene nella destra. Il gruppo scultoreo denota una notevole unità strutturale avvalorata da quel protendersi in avanti della grande testa della Madonna quasi volesse uscire dall'angusto vano quadrilobato per mostrarsi in piena luce. La veduta laterale, ancor di più di quella frontale, rivela l'interna tensione che anima il gruppo e che potrebbe essere deferita a Giovanni, mentre il volto della Madonna, nella regolarità dei tratti e nella bocca fortemente modellata, rievoca addirittura i tipi classicheggianti del primo rilievo del pulpito del Battistero. Il ciclo scutoreo entro le vimperghe, tra cui questa Madonna con Bambino, nel 1850 fu oggetto di una campagna di restauro e in quella stessa occasione, stanti le gravi condizioni di conservazione generale, fu anche arbitrariamente riscalpellato. Nel 1946 i grandi busti nuovamente rimossi per essere esposti alla mostra sulla scultura pisana, furono poi collocati nell'interno del battistero, da dove successivamente, nel 1986, furono trasferiti nell'attuale Museo dell'Opera del Duomo. L'impressionante talento di Giovanni si misura qui nella prodigiosa velocità di scolpire, e nell'immediata leggibilità a distanza dell'immagine: è già tutto qui evidente il suo stile individuale, drammatico ed immediato. E' in questi rilievi per il battistero di Pisa che Giovanni, cresciuto fino ad allora all'ombra dell'arte paterna, inizia a distinguersi con forza, quasi per tenace vocazione, offrendo i primi assaggi di quel dinamismo impetuoso e di quell'espressionismo patetico che costituiranno in seguito le caratteristiche essenziali di tutta la sua carriera
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769182
- NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769182
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0