San Giovanni Battista e committente Pietro

scultura,
Giovanni Pisano (bottega)
1248 ca./ 1314-1319

Soggetti sacri. Personaggi: San Giovanni Battista; committente Pietro. Abbigliamento: vello; mantello. Abbigliamento religioso: abito talare; cappello

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco di Carrara/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Giovanni Pisano (bottega): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Mentre attendeva al pergamo per il duomo, Giovanni Pisano tornò a lavorare per il battistero. Il San Giovanni Battista con committente Pietro inginocchiato, probabilmente dovuto a uno dei collaboratori di Giovanni Pisano, nella sua accentuata verticalità animata da un'interna tensione espressa soperattutto dallo scattante volgersi della testa, si ergeva in orgine dall'alto della lunetta della porta principale del battistero insieme alla Madonna col Bambino e al San Giovanni Evangelista. Qualche dubbio permane circa la data di esecuzione. Come si evince dall'iscrizione alla base della Madonna con Bambino il gruppo scultoreo fu eseguito all'epoca dell'operaio Pietro. Di operai del battistero con il nome Pietro ce ne furono almeno due: un Pietro canonico, arciprete della cattedrale dal 1277 al 1284, ma non più nel 1286, che in tale veste aveva stipulato un contratto per i lavori del battistero di cui Giovanni ottiene il saldo nel 1295, e un Pietro di Cione, che ricevette la nomina solo nel 1306. Tra i due riferimenti cronologici, viste anche le consonanze con il pulpito pisano, generalmente il secondo sembra ancora oggi di gran lunga il più sostenibile ( Carli 1986 ), tuttavia il Caleca ( Caleca 1991 ) sostiene la tesi opposta, non solo perché il committente effigiato da Giovanni veste un abito che si confà assai più ad un ecclesiastico che ad un laico ma anche perché una raffigurazione dell'arciprete Pietro corrisponderebbe bene all'importanza dei lavori testimoniati dal pagamento del 1295, ma soprattutto per ragioni stilistiche. Nel gruppo, i moti spirali che animano tutti i personaggi convergono verso il colloquiare della Madonna e del Bambino al centro: più direttamente e semplicemente nel caso dell'Evangelista, con sviluppo più vasto e cadenzato nel caso del Battista e della Madonna stessa. Tutto ciò non è estraneo al comportamento di Nicola e aiuti nel pulpito di Siena, e trova anticipazioni in colloqui, quali quello di Roma e della Chiesa Romana nella fonte maggiore di Perugia. L'indubbia affinità con il gruppo della Madonna col Bambino tra due angeli della cappella degli Scrovegni a Padova è stato certo l'argomento più forte in favore di una datazione dopo il 1306, più prossima all'esecuzione di quell'opera; ma a Padova le torsioni sono più rapide, più decisi gli scontri lineari, insomma è presente lo stile fortemente frammentato che Giovanni usa al tempo dei pulpiti, e che nel gruppo del battistero pisano non si coglie ancora, per la presenza prevalente di un linguaggio di radice nicolesca. Infine un documento del 13 marzo del 1284 chiarisce a riguardo: siamo nella taglia del battistero e, per far da testimoni al pagamento di un lascito, Giovanni e il suo collaboratore Albertino di Tommaso sospendono per poco il lavoro: le carte non ce lo dicono, ma ragioni di stile rendono del tutto probabile che stessero lavorando fianco a fianco all'esecuzione del gruppo da porre sulla lunetta del portale est
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769154
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769154
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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